Un’applicazione intelligente che riesce ad attivare il Pronto Intervento stradale a distanza di pochi secondi dall’incidente: un meccanismo oliato e efficace, già testato a livello nazionale. Si è parlato anche di questo durante le due giornate di formazione sulla materia ambientale di Sicurezza e Ambiente S.p.A., che si sono svolte presso il Complesso Monumentale S. Pietro, a Marsala, rivolte a tutti i comandi della polizia municipale della Provincia di Trapani, e organizzate con il patrocinio del Comune di Marsala.
CARTA SERVIZI - Per garantire al cittadino supporto e assistenza post incidente stradale, un valido strumento potrebbe essere la Carta Servizi SA, che comprende un pacchetto di servizi capace di garantire una serie di vantaggi agli utenti della strada. Il network operativo di Sicurezza e Ambiente, capillarmente presente sull'intero territorio nazionale con oltre mille strutture operative periferiche, garantisce l'immediata assistenza all’automobilista, 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno. Beneficiare dei servizi è semplice: attraverso l'innovativa applicazione Servizio Trasparenza & Recorder per smartphone o mediante chiamata al numero verde 800.89.89.89. Trascorsi 60 secondi dal possibile incidente, in assenza di richiesta di intervento da parte dell'utente, l'App attiva la Centrale Operativa di Sicurezza e Ambiente per l'invio immediato di un operatore garantendo un’assistenza tempestiva.
L’APP - L'App consente anche la registrazione dei dati da incidente, utili a ricostruire l'accaduto, e la possibilità di elaborazione del profilo guida dell'utente, che permettono la ricostruzione della sua storia. Inoltre l’operatore specializzato intervenuto “fotografa” l’incidente attraverso dispositivi di ultima generazione, (palmari, tablet, etc), e trasferisce subito i dati alle compagnie interessate. In tal modo risulta facilitato il pagamento degli eventuali danni subiti, con un considerevole risparmio di tempo e con una modalità molto più agevole per l’assicurato.
“Una volta attivata, l'App registra fino a quando l'utente non ne decida l'arresto – spiega Angelo Cacciotti, Direttore Generale di Sicurezza e Ambiente S.p.A. – E' stata infatti sviluppata in modo da garantirne la funzionalità in modalità sempre accesa: l'utente effettua chiamate, invia messaggi, utilizza altre applicazioni, inserisce lo stand by, ma l'App continua a registrare”.
L’applicazione, infatti, consente la registrazione di tutti i dati utili a ricostruire la dinamica dell’incidente, offrendo anche la possibilità di elaborare il profilo guida dell’assicurato. A lungo termine l'applicazione potrebbe consentire una riduzione degli incidenti causati da insidie stradali: il corretto ripristino della sicurezza e della viabilità consente la rapida ripresa della circolazione stradale, limitando i disagi e gli ulteriori danni conseguenti al verificarsi di incidenti stradali.
“Il nostro è il frutto di un lavoro d’assieme sinergico tra i tanti attori di questo comparto – sottolinea Giovanni Scognamiglio, Amministratore Delegato di Sicurezza e Ambiente – “Fare sistema” si traduce in un’assistenza immediata alla persona e ad un soccorso ai mezzi coinvolti in un incidente, con l’assistenza alla compilazione agevolata CAI (ex CID), e soprattutto la registrazione e trasmissione dei dati del sinistro. Le strade vengono bonificate e messe in sicurezza in pochi minuti. E’ stato uno sforzo importante per armonizzare i servizi che vede le maggiori Compagnie d’Assicurazione coinvolte e interessate a una soluzione che permette considerevoli risparmi e di poter monitorare costantemente la reale incidentalità dei propri clienti, selezionandone i profili più affidabili e creando un portafoglio assicurati “virtuoso”.
DATI SICILIA – Secondo gli ultimi dati diffusi dal rapporto Aci-Istat, gli incidenti stradali con lesioni a persone rilevati in Sicilia sono stati 13.283, in media circa 36 al giorno, e hanno causato il decesso di 271 persone e il ferimento di altre 20.129. Gli incidenti avvenuti nel territorio regionale nell’anno considerato rappresentano il 6,5% del totale nazionale, i morti il 7% e i feriti il 6,9%. Rispetto al 2010 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-6,8%), dei decessi (-2,9%) e soprattutto dei feriti (-8,5%). Queste variazioni, confrontate con quelle osservate su scala nazionale, mostrano una maggiore riduzione sia degli incidenti che dei feriti in Sicilia mentre il numero dei morti, per quanto in calo, decresce meno rapidamente.
Tra il 2010 e il 2011 il numero degli incidenti aumenta nella provincia di Palermo (+3%) mentre tutte le altre province siciliane sono caratterizzate da flessioni, con tassi di variazione compresi fra il -3,9% di Caltanissetta e il -19% di Messina. Rispetto al 2010 è da evidenziare il forte aumento (+70%) del numero dei morti registrato nell’area del trapanese cui seguono, nell’ordine, le province di Ragusa (+35%), Messina (+28,6%), Enna (+20%) e Palermo (+2,9%). Nella provincia di Siracusa il numero dei morti, invece, si è più che dimezzato passando da 26 a 11. Per quanto riguarda il numero dei feriti si rilevano variazioni negative in tutte le province eccetto quella di Palermo dove cresce del 2,5%, passando da 4.910 nel 2010 a 5.032 nel 2011. Considerando gli indici di mortalità e di gravità, i valori regionali sono in linea con quelli medi nazionali: 2 morti ogni 100 incidenti, sia nel 2010 che nel 2011 (1,9% in Italia) e 1,3 morti ogni 100 persone che hanno subito lesioni a seguito dell’incidente (morti o feriti). Ragusa è la provincia con i valori più alti di entrambi gli indici (2,9% l’indice di mortalità e 1,8% l’indice di gravità) mentre Siracusa è quella con i valori più bassi (rispettivamente 0,8% e 0,5%).
L’indice di mortalità evidenzia che gli incidenti più gravi avvengono sulle altre strade, dove si registrano 5,3 decessi ogni 100 incidenti, in diminuzione rispetto al 2010 quando ogni 100 incidenti si verificavano 5,6 decessi. Gli incidenti sulle strade urbane in Sicilia sono meno gravi, con 1,2 morti ogni 100 incidenti (1,3 nel 2010). Sulle autostrade l’indice di mortalità è pari a 5, in forte aumento rispetto al 2010 quando ha raggiunto il valore di 2,5 decessi ogni 100 incidenti.
Nel 2011 in Sicilia il maggior numero di incidenti si è registrato a giugno (1.296), mese in cui è stata anche la media giornaliera più alta (43). Il numero di decessi in termini assoluti, invece, ha raggiunto il valore massimo nel mese di gennaio quando si è registrato anche il più elevato valore degli indici di mortalità (3 decessi ogni 100 incidenti) e di gravità (2 decessi ogni 100 infortunati). Complessivamente, il periodo estivo è quello in cui si verifica il maggior numero di incidenti; inoltre nei mesi di giugno, agosto e settembre l’indice di mortalità raggiunge livelli più elevati della media annua.
DATI TRAPANI – Rispetto al 2010 è da evidenziare il forte aumento (+70%) del numero dei morti registrato nell’area del trapanese cui seguono, nell’ordine, le province di Ragusa (+35%), Messina (+28,6%), Enna (+20%) e Palermo (+2,9%). A livello provinciale, nelle strade urbane l’indice di mortalità è più elevato a Trapani (2 decessi ogni 100 incidenti) e assume il valore minore a Siracusa. Spetta alla provincia di Trapani il triste primato della più elevata incidenza percentuale di decessi notturni sul totale dei decessi, con il 35,3%, seguita dalla provincia di Catania con il 32,1% (25,8% il dato siciliano, 25,5% quello nazionale).
DATI NAZIONALI - Secondo dati Istat, nel 2012, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.653, mentre i feriti ammontano a 264.716. Rispetto al 2011, gli incidenti diminuiscono del 9,2%, i feriti del 9,3% e i morti del 5,4%. Tra il 2001 e il 2012 la riduzione delle vittime della strada è stata pari al 48,5%, con una variazione del numero dei morti da 7.096 a 3.653.
Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove l’indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi ogni 100 incidenti. Sulle strade urbane si registrano 1,10 morti ogni 100 incidenti, sulle autostrade 3,51. Rispetto al 2011, l’indice di mortalità risulta in aumento per strade extraurbane e autostrade (era pari rispettivamente a 4,73 e 3,07), rimane invece stabile per le strade urbane. L’indice di mortalità raggiunge il valore massimo alle 3, alle 5 e alle 6 del mattino (4,64 decessi ogni 100 incidenti, media giornaliera pari a 1,96); la domenica è invece il giorno nel quale si registra il livello più elevato, con 2,99 morti per 100 incidenti. Nella fascia oraria notturna (compresa tra le 22 e le 6 del mattino), l’indice è più elevato fuori città, il lunedì e il giovedì notte (7,71 e 7,74 decessi per 100 incidenti). Sale ancora la quota di conducenti di biciclette morti in incidenti stradali: +2,5% tra il 2012 e 2011 dopo il +7,2% registrato l’anno precedente. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,3%); seguono i motocicli (13,6%), gli autocarri (6,5%), le biciclette (5,2%) e i ciclomotori (5,0%).
Analizzando la distribuzione dei conducenti per genere, si osserva, come atteso, un notevole svantaggio per gli uomini, con livelli del numero di morti di quasi 10 volte superiori rispetto alle donne, e di circa il doppio per i feriti. Tale evidenza deve essere letta, comunque, considerando che il maggior numero di conducenti di veicoli coinvolti in incidenti stradali sono di sesso maschile. Per quanto riguarda i conducenti morti e feriti per tipologia di strada, si rileva che il numero dei decessi, in termini assoluti, è più elevato sulle strade extraurbane (escluse le autostrade) per entrambi i sessi (rispettivamente 1.220 maschi e 156 femmine).