Negli ultimi 20 anni i politici di svariate fazioni hanno presentato il federalismo come la panacea di tutti i mali che zavorrano la ormai ultrasessantenneRepubblica Italiana. Promettevano agli elettori la Svizzera o l'Australia, ma quando sono passati dalle promesse ai fatti, all'atto pratico purtroppo il federalismo è stato implementato in maniera alquanto bizzarro, se non proprio usato come mero paravento per cercare di nascondere l'introduzione di nuovi balzelli. Un caso del genere pare essere quello della curiosamente denominata "addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili" (sic!). In quel nome l'aggettivo curioso è quel "comunale", posto su un tributo che di comunale, almeno fino ad oggi, ha avuto ben poco. Nei biglietti aerei o nelle corrispettive ricevute, lo spazio è ovviamente limitato, per cui quei vettori che scelgono di mostrare il dettaglio delle tasse o degli altri costi aeroportuali, invece di "addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili" generalmente scrivono "tassa comunale". Se ad esempio vi capita tra le mani un biglietto Meridiana, questa addizionale è quella indicata dalla sigla "HB - Tassa Comunale", per la quale dal 1 Luglio 2013 si pagano ben 6 Euro e 50 centesimi ogni volta che ci si imbarca su un aereo in un qualsiasi aeroporto italiano. Questa tassa d'imbarco "comunale" fuinizialmente introdotta dalla finanziaria del 2003. Il buongiorno si vide dal mattino: all'epoca venne richiesto ai passeggeri un obolo di 1 Euro ad imbarco, a cui negli anni si sono aggiunti incrementi su incrementi, ma nonostante il nome, i primi 30 milioni di Euro incassati ogni anno vennero destinati al bilancio dello Stato, e dell'eccedenza, ma solo per il primo Euro, l'80% venne riservato al Ministero dell'Interno, per contribuire a pagare la sicurezza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, ed appena il 20% ai comuni.
Quali comuni? I comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti, in ragione di due parametri: la percentuale di territorio comunale inglobato nel sedime, e la percentuale di territorio comunale totale limitato ai primi 100 chilometri quadrati. Per fare un esempio, quella piccola parte dei soldi raccolti dagli imbarchi a Linate che finisce ai comuni viene divisa tra 3 comuni: il 74% finisce a Peschiera Borromeo, il 13,2% a Milano ed il 12,8% a Segrate. Un caso abbastanza curioso è quello di Marsala: a me risulta, da una consultazione delle cartografie dei confini amministrativi pubblicati dall'ISTAT in occasione del censimento del 2010 (e scaricabili da chiunque all'indirizzo http://www.istat.it/ambiente/cartografia/), che mentre buona parte del sedimeaeroportuale dell'aeroporto di Trapani Birgi si trovi nel territorio del Comune di Trapani, che una minore parte del sedime aeroportuale, compresa la parte finale delle due piste dal lato del mare, si trovi nel territorio del Comune di Marsala. Mi par di capire che proprio questa "compartecipazione" al sedimeaeroportuale sia anzi la ragione per la quale alcuni politici marsalesi riterrebbero opportuno cambiare in "Trapani Marsala" la denominazionedell'aeroporto. Ricordandoci che tra l'altro la legge permetterebbe addirittura la compartecipazione al gettito anche nel caso di comuni soltanto confinanti con il sedime aeroportuale, si potrà immaginare la mia sorpresa quando mi sono andato a trovare i riepiloghi delle spettanze preparati per gli ultimi 10 anni dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, e leggendoli, non ho trovato mai citato il nome di Marsala. Mai. Nemmeno una volta. Per chi volesse vedere con i propri occhi, questa é la lista dei riepiloghi in ordine per anno di raccolta (l'anno di spettanza è quello successivo a quello di raccolta):A questo punto mi chiedo: sono solo io che non sono riuscito a trovare il riepilogo con il nome di Marsala? Oppure il nome di Marsala c'è nei riepiloghi che ho trovato, ma solo io non riesco a leggerlo? Oppure il nome di Marsala non c'è?
Dato che pare che a Marsala non arrivi niente, sono solo io che ho capito bene la legge, oppure non l'ho capita, o meglio, al Comune di Marsala tocca o non tocca una porzione dell'addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sulle aeromobili? E se tocca, come e dove arriva? E se non arriva, qualcun altro se n'è accorto in questi 10 anni?
Da notare che ho fatto già la prova inversa, ed ho cercato per il 2013 nell'apposito database sul federalismo fiscale nel rendiconto per le "Altre erogazioni di risorse che non costituiscono trasferimenti", e non ho trovato nulla per Marsala:
Mentre ho trovato 37 mila Euro e rotti per Trapani:
E nel caso sia conoscenza comune tranne che del sottoscritto che questi soldi non arrivino, qualcuno sa se siano stati fatti nel frattempo dei passi per far aggiungere Marsala alla lista dei Comuni a cui tocca una compartecipazione su questa addizionale? Ad esempio, qualcuno ha contattato la Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo presso il Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Servizi Informativi e Statistici del Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti per chiedergli se a loro risulta che parte del sedime aeroportuale, e certamente il confine dello stesso, insiste sul territorio del Comune di Marsala? E se magari siano stati fatti anche passi per ottenere quanto non è stato trasferito a Marsala in questi 10 anni, e per evitare che non venga trasferito nulla nei prossimi 10 anni?
Chiudo con una nota molto importante: dai rendiconti del Ministero dell'Interno parrebbe che l'importo di questa "tassa comunale" sia ben poca cosa. Poche decine di migliaia di Euro ogni anno da dividersi tra Trapani e forse un giorno Marsala. In realtà potrebbe non essere così. Nel senso che chissà, oltre a qualche comune qua e là, al Ministero dell'Interno potrebbero aver magari sbagliato qualche operazione algebrica e si potrebbero essere persi uno zero? Ma questa è materia per il prossimo articolo.
Alessandro Riolo