E’ morta aspettando di sottoporsi all’infusione di cellule staminali secondo il metodo Vannoni. Si tratta di una donna di 56 anni di Trapani. A settembre la donna, di nome Anna, aveva avuto un arresto cardio circolatorio ed è entrata subito in coma. Rimasta in rianimazione per circa un mese, la donna è stata poi trasferita in un centro riabilitativo.
Attraverso il Movimento Vite Sospese e la onlus catanese Sicilia Risvegli, che si battono a favore delle staminali di Vannoni, la famiglia di Anna aveva chiesto di poter accedere al trattamento, ottenendo però risposta negativa dagli Spedali Civili di Brescia. I familiari si erano anche rivolti ad un avvocato per fare ricorso, ma venerdì la donna è spirata. Un brutto colpo per il popolo Stamina. Duro il commento del presidente di Sicilia Risvegli e vicepresidente del Movimento Vite Sospese, Pietro Crisafulli: “Qui in Italia – accusa – stanno morendo tutti. Invito Vannoni a risolvere questa grave situazione fuori Italia. I malati e le famiglie non possono più aspettare – conclude Crisafulli – . Adesso basta, sono due anni che lottiamo ma senza esito, i nostri cari stanno morendo. Alcuni malati (diversi siciliani) faranno le cure con staminali con altro metodo all’estero, ovviamente a pagamento. Sono stanchi di aspettare, e con loro anche noi”.