Domenica mattina, nel settimo anniversario dell'uccisione del giovane commesso Nino Via, ammazzato da due rapinatori che volevano portargli via l'incasso del negozio presso il quale lavorava, alla presenza delle autorità è stata scoperta la targa «Largo Antonino Via, medaglia d'oro al valore civile». Presenti i familiari, il sindaco il prefetto e altre autorità.
"Molti di voi non lo conoscevano e forse non ricordano chi sia stato - scrive il cugino Maurizio Pellerito -. Nino aveva solo 22 anni, era un ragazzo d'oro, sempre disponibile e gentile. Lavorava presso i magazzini Gea di Trapani e come tutti i ragazzi della sua età programmava il futuro facendo progetti di vita. La sera del 5 gennaio 2007, alla chiusura del negozio, salì in macchina e accese il motore per tornare a casa; si accorse però che il suo collega era in balia di due rapinatori e senza pensarci su due volte scese e andò in suo soccorso, rimediando una pallottola letale che distrusse la sua vita e quella di tutta la nostra famiglia. Ahimè ricordo benissimo quella sera, la chiamata improvvisa, il cuore che si fa piccolo, la corsa in ospedale, il dramma straziante e tutto quello che ne conseguì. Sono passati sette anni ormai ma il ricordo è più vivo che mai e ogni volta un brivido scende lungo la schiena ripercorrendo quegli attimi. Era un piccolo grande uomo Nino, avevamo trascorso il natale insieme solo 10 giorni prima, cosi come facevamo tutti i natali e tutte le altre feste fin da bambini. Era allegro, pieno di interessi e di idee da portare avanti. Stava cominciando il suo percorso da adulto, aveva una ragazza molto dolce e gli piacevano tanto i computer (quando ho comprato il primo pc lo assillavo di chiamate e mi ha salvato dall'impazzire tante e tante volte). Purtroppo tutto si è interrotto quella maledetta sera. I responsabili sono stati presi e pagheranno per l'atroce delitto(troppo poco secondo me, non basterebbe una vita), ma nessuno potrà mai lenire il dolore e riportare ai miei zii, ai miei cugini e alla mia famiglia quel ragazzo di 22 anni, spensierato e con una gran voglia di vivere, che in una sera di festa è andato incontro ad un beffardo destino, per il solo torto di aver difeso un collega. A Nino è stata conferita la "Medaglia d'oro al Valore Civile", sono state intitolate aule magne, concorsi letterari, manifestazioni e quant altro. Da ieri, a ricordarlo per "sempre" ci ha pensato il Comune di Trapani, che gli ha intitolato il "Largo Antonino Via" in prossimità della via Orti e anche se questo non lo riporterà in vita, credo che sia il giusto riconoscimento della collettività a chi ha sacrificato il suo futuro con un gesto che ben pochi avrebbero compiuto. Adesso il suo nome e la sua storia resteranno nella memoria di chi ogni volta si ritroverà a passare da li, anche se nella mia era già scalfito dal primo giorno..."
A Giugno del 2007 Via ha ricevuto anche la medaglia d'oro al valore civile, con questa motivazione: "Dipendente di un esercizio commerciale, con generoso slancio e grande determinazione, nonostante il manifesto pericolo per la propria incolumità, non esitava ad intervenire in soccorso di un collega aggredito da due banditi che, sotto la minaccia delle armi, tentavano di sottrargli l’incasso della giornata. Nel corso della violenta colluttazione con uno dei rapinatori veniva raggiunto da un colpo di pistola, sacrificando la giovane vita ai più nobili ideali di altruismo ed umana solidarietà. Luminosa e nobile testimonianza di coraggio ed elevato senso civico".
LA SUA VITA. Antonino Via nasce ad Erice(TP),il 30 settembre del 1984. Fin da piccolo,papa’ Liberale e mamma Maria gli inculcano i valori della legalità e del rispetto per il prossimo. Antonino cresce bene,conquistandosi la stima e la benevolenza di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Altruista,scherzoso,solare. Due grandi passioni: il calcio e l’informatica. Studente modello,amato da docenti e compagni,nel 2003 consegue il diploma di perito industriale.
Oggi,a sei anni di distanza dal suo omicidio, Antonino Via e’ per tutti, non solo per la sua famiglia, Nino. E a partecipare alle cerimonie di commemorazione sono soprattutto i giovani. Per loro Nino e’ l’esempio da seguire.
Dopo il diploma Nino trova lavoro come magazziniere al centro commerciale Gea di Trapani.
La sua vita si spezza bruscamente la sera del 5 gennaio del 2007 proprio a pochi passi dal luogo di lavoro. E’ la vigilia dell’Epifania. Nino esce dal centro commerciale e si avvia verso la sua auto, ignorando di andare incontro al proprio destino. Entra nell’abitacolo e mette in moto. Mentre si appresta ad uscire dal parcheggio nota un collega in balia di tre banditi. Hanno il viso coperto e sono armati. I rapinatori vogliono l’incasso della giornata. Nino non ci pensa su due volte. Scende dalla macchina e interviene in difesa del collega in difficoltà. Un gesto eroico che paga con la vita. Un colpo di pistola, esploso a bruciapelo, spezza l’atmosfera di festa e segna la tragedia in via orti. Nino si accascia al suolo in una pozza di sangue, inutile la corsa all’ospedale. Due degli assassini vengono catturati dai carabinieri e condannati con sentenza definitiva. Nino, nel Giugno del 2007 viene insignito, su iniziativa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della medaglia d’oro al valor civile. Nel dicembre del 2007 un’altra medaglia d’oro, questa volta su iniziativa della fondazione Andrea Carnegie. Nell’ aprile del 2009, l’aula magna dell’istituto tecnico industriale,dove Nino ha conseguito il diploma,viene intitolato al magazziniere ucciso. A Nino viene anche conferito il diploma di Benemerito e il suo nome viene inciso nell’albo d’oro delle persone illustri di quell’istituzione scolastica. Il comune di Trapani invece, gli dedica un immobile. Nel Gennaio del 2012 i familiari assieme ad un gruppo di amici, per mantenere vivo il ricordo del giovane,fondano l’Associazione di promozione sociale e culturale “Antonino Via Eroe contemporaneo”.