Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/01/2014 06:55:00

Trapani, nuovo sequestro per le imprese di Vito Tarantolo: tre milioni di euro

 Ammonta a 3 milioni di euro tra beni mobili ed immobili un nuovo sequestro effettuato nel trapanese, frutto di un´operazione congiunta degli agenti della squadra mobile della Questura di Trapani e dei militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza nei confronti dell´imprenditore edile Vito Tarantolo, 57 anni. Le imprese sottoposte a confisca sono la SMG Costruzioni srl ed "Il Melograno srl", site ambedue a Trapani. La prima avrebbe proseguito, utilizzando altra denominazione sociale, le speculazioni nel settore edilizio che avevano rappresentato il fulcro dell´attività illecita de "Il Melograno", impresa riconducibile al boss Vincenzo Virga. L´operazione di oggi è da considerarsi come la prosecuzione di quelle che avevano caratterizzato lo scorso autunno, quando nel corso di due distinte ma collegate operazioni antimafia le forze dell´ordine avevano confiscato 82 beni immobili, 33 beni mobili tra autovetture, furgoni e mezzi meccanici, 5 imprese tra capitali sociali e complessi aziendali, 18 quote societarie, 37 conti correnti bancari che avevano riguardato in particolare le imprese Co.Ge.Ta srl, Società Consortile Cogeco Società Cooperativa arl, Ditta individuale Tarantolo Vito, Elimi Costruzioni srl, Tarantolo Vito & c. srl, I.P.A.C. Di Gentile G. & c. sas, Marconi srl, Monte San Giuliano srl, Porto San Francesco srl, San Francesco srl, GAV Costruzioni srl ed Imedil srl.

Vito Tarantolo per i magistrati della Procura antimafia di Palermo è un imprenditore in contatto con i diversi capisaldi dell’organizzazione mafiosa trapanese e palermitana, da Francesco Pace, capo mafia trapanese succeduto a Virga, a Matteo Messina Denaro sino ai Lo Piccolo. Di lui hanno parlato diversi collaboratori di giustizia, tra questi Angelo Siino, il ministro dei lavori pubblici di Riina, Tullio Cannella, Vincenzo Sinacori, killer, braccio destro di Messina Denaro, e Francesco Milazzo; pentiti che sono risultati perfettamente a conoscenza del controllo di Tarantolo su diverse società imprenditoriali, imprese che nell’ultimo periodo gli avrebbero permesso di controllare nell’arco di dieci anni, a partire dai primi anni del 2000, oltre 50 milioni di euro di appalti, una tranche dei lavori di sistemazione dell’aeroporto di Palermo, lavori per oltre 2 milioni e mezzo di euro serviti a fare la recinzione aeroportuale, la costruzione di un ponte a Mazara del Vallo e speculazioni edilizie nel trapanese. Cliccando qui si può leggere l’elenco dei lavori realizzati negli ultimi anni dalle sue imprese.