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12/01/2014 12:00:00

Palazzine di via Mazara. "Ancora nessuna novità, cosa si aspetta?"

Non ci sono ancora novità sulle palazzine popolari in via Mazara, a Marsala.E l’avvocato Giuseppe Gandolfo, del Movimento Difesa del Cittadino, che cura da anni la situazione degli sfrattati, è tornato a scrivere al sindaco di Marsala Giulia Adamo.

Nel giugno 2009 l’allora amministrazione Carini aveva ordinato lo sgombero delle 25 famiglie che abitavano in quelle palazzine pericolanti, dichiarate inagibili. Gli abitanti da quando sono stati sfrattati sono costretti a vivere in affitto ricevendo un contributo economico dal Comune di Marsala che copre quasi interamente il canone. Gli abitanti allora vennero sfrattati per permettere la realizzazione del progetto che prevedeva la demolizione e la ricostruzione delle palazzine popolari. Il progetto venne approvato dalla vecchia amministrazione e il costo dell’opera ammonta a 5 milioni di euro.

Ma "l'Istituto Autonomo Case Popolari non ha fondi sufficienti per procedere ad un intervento sostanziale di ristrutturazione delle succitate palazzine di via Mazara" scrive in una nota Gandolfo.

"Il Comune di Marsala - continua la nota - ha invece partecipato ad un bando al fine d'ottenere dalla regione Sicilia 4 milioni di euro per procedere in tale direzione (un ulteriore milione di euro deve essere sborsato dal comune di Marsala, spesa prevista pertanto di ben 5 milioni di euro). Nessuna certezza sussiste ad oggi in ordine alla data di inizio dei predetti lavori in quanto una gara d'appalto non è stata ancora indetta dal Comune di Marsala. Le famiglie hanno deciso più volte d’organizzare manifestazioni di protesta ma non hanno ottenuto ad oggi il risultato sperato".  Per questo il Movimento Difesa del Cittadino torna a chiedere notizie sulla risoluzione della vicenda.