Non finisce la protesta a Trapani nata a Dicembre dopo l'aumento mostruoso della Tares a carico dei cittadini. Dopo le manifestazioni di piazza che hanno coinvolto migliaia di persone, adesso i trapanesi cercano di organizzarsi, ed è per questo che gli animatori dei sit-in e dei cortei contro le politiche tributario e dell'amministrazione comunale, alla luce anche di altri casi di cattiva amministrazione emersi negli ultimi giorni, hanno deciso di fondare un comitato "Trapani viva e civile". Il comitato intende intervenire sull'attività comunale con uno spirito critico nei confronti dell'amministrazione che «nel corso di questi due anni - scrive - non ha dato dimostrazione di saper proporre un sistema di governo con soluzioni valide e efficiente rispetto alle contingenti emergenze». Il Comitato contesta la zona a traffico limitato che «ha messo in ginocchio decine di attività artigianali e piccoli commercianti» e l'adozione della Tares «che appare pesantemente gravosa». Francesca Trapani, Marzia Lombardo, Rosaria Bonello sono le promotrici del Comitato che ha il fine di «avanzare proposte per migliorarne il buon andamento e l'efficienza dell'amministrazione». Si avvarrà di consulenti e professionisti e aprirà una campagna di adesioni on-line Ecco il test del loro manifesto:
L'attuale amministrazione comunale guidata dal Sindaco Vito Damiano, unitamente al Consiglio comunale, nel corso di questi due anni, non ha dato dimostrazione di saper proporre un sistema di governo della città di Trapani, con soluzioni in termini di provvedimenti amministrativi, valido ed efficiente rispetto alle contingenti emergenze, ancorché nazionali, che insistono sul territorio comunale. Per una città che vive di piccola economia e, soprattutto di turismo, con il blocco dell'edilizia, questa amministrazione era già intervenuta sulla collettività imponendo senza alcuna valutazione preventiva, né condivisione con le parti sociali coinvolte, una Zona a Traffico Limitato (ZTL) che in quattro mesi ha messo in ginocchio decine di attività artigianali e piccoli commercianti con famiglie monoreddito che seppure con difficoltà, comunque andavano avanti.
A seguire l'adozione del regolamento “TARES”, tributo comunale sui tributi e sui servizi, adottato con delibera consiliare n. 109 del 8.08.2013, che appare pesantemente gravosa nei confronti dei cittadini già di per sé messi a dura prova da svariate imposizioni tributarie locali e nazionali. Eppure, la soluzione di poter fare marcia indietro, entro il 30 novembre 2013, come consentito dalla legge e come fatto da diversi Comuni d'Italia, poteva essere presa in considerazione al fine di poter vagliare alternative che potevano non gravare ulteriormente sempre e solo sul singolo cittadino.
A fronte, di tale grave negligenza, a volerla considerare non dolosa, e con una richiesta sempre più massiccia da parte della cittadinanza intera, nei confronti dell'attuale amministrazione, un gruppo di cittadini aveva avanzato delle proposte alternative che purtroppo non sono state prese neanche in considerazione dai capigruppo consiliari.
Primo fra tutte, la riduzione delle indennità dei consiglieri, della giunta e del Sindaco, o ancora la rinuncia ai benefici della legge regionale n. 30/2000, art. 20 comma 5, per i consiglieri (gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell'ente presso il quale i lavoratori dipendenti esercitano le funzioni pubbliche. L'ente su richiesta documentata del datore di lavoro è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto per retribuzioni ed assicurazioni per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore,) azioni che certamente avrebbero consentito un ampio respiro ad un Comune generoso nei confronti dei dirigenti, oltre degli stessi amministratori e consiglieri, al contempo parsimonioso, nei confronti della cittadinanza.
Nei fatti sia il Sindaco che i consiglieri comunali, hanno dimostrato di non di avere alcuna intenzione di venire incontro ai cittadini che al contrario, hanno cercato di venire incontro al Sindaco e ai consiglieri, studiando e condividendo finanche con S.E. il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, qualsivoglia proposta / soluzione corretta e legale.
Questo si vuole continuare a farlo insieme ai cittadini.
È di questi giorni invece il riscontro di atti di indirizzo e delibere circa alcune premialità per alcuni dipendenti del Comune dell'Ufficio Tributi per aver notificato la Tares entro il mese di dicembre, anche se piena di errori e inesattezze materiali, nonché richieste di spesa che riteniamo non necessarie e che non lasciano dubbi circa la salute di cui gode il Comune, consiglieri e dirigenti compresi.
Per tali considerazioni, presi da un senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza intera, e pensando che un futuro sia ancora possibile per questa città, si vuole porre un interlocutore affidabile e competente, al servizio della comunità intera che proponga provvedimenti correttivi a fronte di una analisi di tutti gli atti adottati dal Sindaco e dai consiglieri.
I cittadini Francesca Trapani, Marzia Lombardo, Rosaria Bonello, costituiscono quindi un Comitato spontaneo denominato “TRAPANI VIVA & CIVILE”, con il fine di osservare e valutare tutta l'attività amministrativa posta in essere dal Comune di Trapani, avanzare proposte, istanze atte a migliorarne il buon andamento e l'efficienza.
Il Comitato, con iniziative pacifiche e legalmente corrette si propone di adottare tutti quegli strumenti consentiti dalla legge per dare tutela alla collettività, vagliando ogni singolo provvedimento di questa amministrazione proponendo soluzioni alternative, comunicando principalmente con la cittadinanza intera.
Il Comitato si avvarrà per tale scopo di consulenti e professionisti esperti nei vari settori di competenza, hanno già dato infatti la loro adesione al comitato l'associazione “Osservatorio per la Legalità e per i diritti violati” che al suo interno conta, oltre ad Avvocati, anche Commercialisti e Consulenti del lavoro, nonché il Comitato dei commercianti del Centro Storico “ ViviAmo Trapani”.
Il comitato “TRAPANI VIVA & CIVILE” aprirà, inoltre, una campagna di adesioni, attraverso un modulo on-line, aperta ad altre associazioni, organizzazioni, comitati di cittadini che non siano riconducibili a partiti o movimenti politici.
Tra gli scopi, anche quello di far rilevare eventuali disservizi vari quali pulizia, derattizzazione, acqua, analisi gestione società partecipate ecc.. quindi avanzando le opportune istanze in tutte le competenti sedi, a tutela dei cittadini /contribuenti e di tutta la collettività intera.
Infine, per evitare strumentalizzazioni di alcun genere, i fondatori di questo Comitato si impegnano pubblicamente a non candidarsi per il rinnovo del consiglio comunale. Si anticipa sin d'ora che qualora questo Comitato decidesse di partecipare alle prossime elezioni amministrative con una propria Lista Civica, comunque i fondatori non ne faranno parte.