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15/01/2014 15:06:00

Continua la crisi dell'edilizia trapanese. La denuncia della Uil

 Continua la crisi  per il comparto edilizio del territorio trapanese che registra una perdita di mille posti nell’ultimo anno.I dati  sono stati raccolti e divulgati dalla Cassa edile di Trapani e vedono un calo sistematico dei lavoratori e delle imprese edili attive che si attesta al 30 per cento circa, che arriva all’80 per cento, negli ultimi tre anni. Il componente della segreteria provinciale Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello evidenzia la gravissima situazione e si appella alle istituzioni per sostenere la manodopera locale.
Nell’ultimo anno si è registrato un calo di 600 imprese e 1000 operai, con una conseguente diminuzione della massa salariale di circa 8 milioni di euro. Unica via di uscita, immediata, dalla crisi, è l’intervento delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche per mettere in atto gli strumenti che possono far ripartire il lavoro. Organizzazioni sindacali e i sindaci dei comuni della provincia, eccetto quello di Trapani, hanno già definito, nei mesi scorsi, un protocollo d’intesa che prevede che le ditte vincitrici di appalti pubblici all’atto della stipula del contratto vengano sensibilizzate a utilizzare manodopera e maestranze locali. I comuni di Alcamo e Marsala hanno già dato seguito concretamente al protocollo d’intesa. Dal sindacato giunge un’altra importante comunicazione per i lavoratori edili che hanno già usufruito della disoccupazione ordinaria o speciale edile Aspi e che possono richiedere anche l’indennità di mobilità in deroga.