Si tratta di un “patto tra gentiluomini”. Niente di più. Così il Prefetto Leopoldo Falco ha definito ieri in conferenza stampa l’accordo che dovrebbe essere firmato giovedì per il rinnovo del contratto con la Ryanair.
Il 31 marzo scade il contratto tra il vettore irlandese e l’Airgest, la società mista con capitale pubblico e privato che gestisce l’aeroporto di Birgi. E in queste ultime settimane c’è stata una accelerazione nelle trattative. Sarebbe stata proprio la Rynair a dare l’ultimatum e velocizzare la pratica. Non c’è più tempo da perdere. E in questi mesi c’è stato tanto lavoro per racimolare i soldi per il rinnovo del contratto. Dopo l’uscita di scena della Provincia di Trapani, con l’acquisizione delle sue quote (il 49%) da parte della Regione, sono stati coinvolti i Comuni per tentare di far restare a Trapani la compagnia low cost che, innegabilmente, ha rilanciato l’aeroporto e il turismo. I Comuni dovranno partecipare a questa azione di co-marketing nel contratto con la Rynair, si tratta di una sorta di aiuto di Stato camuffato, come abbiamo già raccontato. Una pratica che in passato è avvenuto anche in altri territori, ma che resta dai contorni illegali, secondo quanto dispone l’Unione Europea. Il prefetto di Trapani in questi mesi ha avuto un ruolo chiave, perché ha fatto da anello di congiunzione tra i vari enti.
“Il mio intervento è stato sollecitato da diverse parti – ha detto Leopoldo Falco durante la conferenza stampa alla Prefettura -. Tutti sono d'accordo che bisogna assicurare il rinnovo del contratto con Ryanair. Nella vicenda si è inserita anche la Regione, che ha comprato le quote della Provincia di Airgest, per evitare speculazioni da parte di privati”. Sul ruolo della Prefettura Falco ha specificato che “è stato quello di chiedere innanzitutto ad Airgest e Camera di Commercio di ridurre da 3 a 2 milioni di euro l'impegno chiesto ai Comuni del territorio. Si è fatto un piano di ripartizione, cercando di mettere tutti d'accordo sulle giuste quote da versare. Ho apprezzato moltissimo lo sforzo dei Sindaci”. Per il Prefetto se si è arrivati a un punto di svolta, a una definizione dell’operazione, è merito dei comuni e “una loro vittoria”. Al momento però non c’è nessun accordo siglato: “Si tratta di niente di più di un “patto di gentiluomini”. Vi è ancora un contratto da firmare e da definire. Più di questo non si può chiedere, dato che molti Comuni, per colpe non loro, ancora devono approvare il bilancio di previsione 2013. Giovedì 23 Gennaio Airgest e Camera di Commercio vanno a Roma per firmare il contratto con Ryanair. 22 Comuni su 24 si sono impegnati, con forme diverse, a sostenere l'operazione”.
Mancano infatti all’appello il Comune di Marsala e quello di Erice che è stato il primo ad impegnarsi, con 50.000 euro, ma adesso sta facendo un tentativo per arrivare a 120.000 euro. Il Comune di Marsala ha invece all'ordine del giorno la delibera per l'adesione, e sta ancora definendo le giuste modalità per versare questi 300.000 euro. Ma alla base di tutto, dell’adesione del Comune di Marsala, c’è la volontà del sindaco Giulia Adamo di rivoluzionare i vertici dell’Airgest e vincere la battaglia delle spartizioni politiche. Adamo vorrebbe mettere al vertice della società persone di sua fiducia, e questo non è un segreto. “Sulle motivazioni politiche che spingono il Sindaco di Marsala a chiedere di rimuovere il management dell'aeroporto in cambio dell'adesione del suo Comune al piano non posso intervenire”, ha detto Falco. “Posso dire che tutti i Sindaci hanno fatto il massimo sforzo. I Comuni metteranno in totale due milioni di euro l'anno, senza sapere cosa farà la Regione Siciliana delle sue quote. Se giovedì si firmerà il contratto tra Airgest, Camera di Commercio e Ryanair gli sviluppi saranno tanti. Dopo la firma si vedrà come definire il contratto, e cosa i Sindaci avranno in cambio concretamente per il loro impegno, soprattutto sotto forma di pubblicità e di collegamenti da e per l'aeroporto”.