Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/01/2014 17:05:00

Scarpinato: "A Messina Denaro fanno male le confische dei beni"

 Il capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, "ha ben motivo di dolersi dell'attività della procura di Trapani" soprattutto per l'ingente mole di sequestri e confische dei beni della mafia, e "ne abbiamo alcune risultanze". Lo ha affermato  il procuratore generale della Corte di appello di Palermo, Roberto Scarpinato, durante l'audizione alla commissione Antimafia, invitato a parlare delle recenti minacce ai magistrati di Trapani insieme al procuratore del Tribunale di Trapani, Marcello Viola, al sostituto trapanese Andrea Tarondo e al presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, Piero Grillo. Scarpinato, dopo aver ricordato che gli uffici giudiziari di Palermo hanno delegato quelli trapanesi per l'aggressione del 'lato economico' di Cosa Nostra, ha sottolineato il "ruolo molto incisivo" finora svolto dai magistrati trapanesi, imputando ai loro successi in sequestri e confische i motivi principali dell'irritazione mafiosa, e in particolare di quella di Messina Denaro, e dunque delle minacce e degli avvertimenti che arrivano di continuo ai vari magistrati sul fronte.