Per i lavoratori della Mega Service solo trattamenti da avamposto da frontiera.
Nessuna attenzione da parte delle Istituzioni, dalla proprietà la Provincia Regionale di Trapani, attraverso la scarsa incisività del Commissario Straordinario pro- tempore Darco Pellos e prima ancora con la totale evasione del Controllo Analogo condizione che ha condotto per mano la società alla liquidazione, al Prefetto di Trapani che non ha mai destinato l’attenzione dovuta al dramma della vertenza , alle parti sociali non in grado di fronteggiare la complessità delle vertenze di oggi, mostrando progressive carenze strutturali.
Tutto quanto, verso un ulteriore ed inesorabile ingiustizia riservata dalla sintesi dei fatti , da una sostanziale mancanza di attuazione dell’esercizio delle mere funzioni delle parti in causa , ognuno per le proprie funzioni, in particolare che avrebbero dovuto essere maggiori se pubbliche , un quadro sostanzialmente deprimente, arrivato al capolinea;
le pratiche dei 66 lavoratori oggetto già di concordato preventivo sottoscritto all’ Ufficio Provinciale del Lavoro di Trapani, per velocizzarne l’iter alla presenza dei Commissari liquidatori della società, dei lavoratori e della Commissione Provinciale del Lavoro, sono rimaste per settimane sulla scrivania del Giudice del lavoro del Tribunale di Trapani, in attesa di un suo visto per essere successivamente trasferite al Giudice per le esecuzioni.
Tempi biblici passati inosservati ai distratti dichiarati garanti .
Il surplus di lavoro, le carenze di personale, hanno procurato la ristagnazione anomala delle pratiche dei 66 lavoratori sulle scrivanie del Giudice del lavoro che sostanzialmente ne ha bloccato l’iter – altre pratiche quelle dei fornitori di Mega Service non hanno subito, probabilmente per mere questioni organizzative di percorso del Tribunale pari rallentamenti, pervenendo nei tempi tecnici al Giudice delle esecuzioni che ne ha dato l’ esecutività. Condizione che ha di fatto esautorato le residue disponibilità economiche dedicate dall’Ente Provincia nei confronti dei crediti dei lavoratori i quali, resteranno senza la possibilità di riscossione dei propri decreti ingiuntivi, nei confronti del soggetto debitore, la Provincia a termine, poi probabilmente gli emblematici Liberi Consorzi, sui quali con scarsa probabilità rivalersi di rimbalzo. Praticamente fantascienza.
Senza stipendi da 13 Mesi ed in attesa da oltre sette mesi del decreto di approvazione della CIGS e della CID che probabilmente in quest’ultimo caso, sarà esecutiva non prima del 2015.
Il risultato scontato dell’ immobilità dei compartecipi e preposti garanti e dell’ evanescenza delle parti sociali.