Mancano pochi mesi alle Elezioni Europee. L'appuntamento è per il 25 Maggio 2014. Nella circoscrizione Sicilia - Sardegna, come abbiamo già raccontato, è cominciato il fermento per le candidature, anche perché sarà un test elettorale importante. C'è da dire che il barometro politico, sia a Roma che a Palermo, segna l'instabilità, e allora può accadere tutto e il contrario di tutto. A Roma Enrico Letta sa che Renzi potrebbe essere tentato da accoppiare le Europee ad eventuali elezioni politiche, se davvero riesce a fare approvare in tempo record la legge elettorale. A Palermo, il Pd e Rosario Crocetta hanno ripreso il loro braccio di ferro, con i democratici che chiedono un rimpasto per avere posti pesanti in Giunta e Crocetta che minaccia un giorno si e no di dimettersi e di fare tornare la Sicilia al voto.
Proprio Rosario Crocetta è la dimostrazione di quanto strategicamente importanti le Elezioni Europee in Italia. La sua candidatura, nel 2009, sancì il suo ingresso nel Pd, e l'ex Sindaco di Gela cominciò allora la sua irresistibile ascesa verso la guida della Sicilia, smontando proprio la nomenclatura del Pd.
Anche quest'anno ci sono, in base ai rumor che vengono da palazzo, clamorose sorprese in vista per le candidature alle Europee, complice anche il fatto che si vota con il proporzionale e la tripla preferenza. Un meccanismo che permette alleanze e strategie particolari.
Nella circoscrizione Sicilia - Sardegna gli uscenti sono sei: Sonia Alfano, Antonello Antinoro, Francesca Barraciu (che ha preso il posto di Rosario Crocetta quando, nel 2012, è stato eletto presidente della Regione Siciliana), Rita Borsellino, Giovanni La Via, Salvatore Iacolino. Era il 2009, sembra un secolo fa. Ad esempio, molti partiti, come Italia dei Valori, il partito di Sonia Alfano, ormai sono quasi inesistenti. Prima c'era il Pdl, oggi ci sono Forza Italia e il nuovo centodestra. Degli uscenti è certa solo la candidatura di Iacolino e La Via.
Per il resto, le danze sono aperte. E che danze.
Stefania Prestigiacomo, l'ex Ministro dell'Ambiente, siracusana, ha avuto da Berlusconi uno smacco non da poco: ha perso la segreteria regionale di Forza Italia. E' pertanto in cerca di un riposizionamento, di una mossa in grado di scompaginare le carte. E' per questo che i ben informati dicono che abbia per la lista di Forza Italia una candidatura a sorpresa, destinata a fare discutere: quella di Nicolò Marino l'attuale assessore all'Energia della Giunta Crocetta. Tecnicamente, Marino è uomo del Megafono, il movimento del governatore, che però è come se non esistesse più. I suoi rapporti con il Pd sono ai minimi storici.
Prestigiacomo e Marino hanno molte più cose in comune di quanto si pensi. A cominciare dagli uomini di riferimento di Marino in assessorato, e cioè l’ex dirigente del Ministero dell’Ambiente quando era guidato da Stefania Prestigiacomo, Marco Lupo, Maurizio Pirillo (oggi direttore generale) uomo di fiducia dell'ex assessore regionale all’Economia Gaetano Armao (ex capo di gabinetto dell’avvocato amministrativista palermitano nonché ex assessore alla provincia della giunta guidata da Francesco Musotto, ex presidente di Sicilia Multiservizi, una delle società partecipate dalla Regione siciliana).
La squadra c'è. Sullo sfondo, gli interessi politici per la bonifica delle aree di Augusta, Priolo, Melilli, dove ci sono in ballo centinaia di milioni di euro.
Marino potrebbe essere la vera sorpresa per Forza Italia: ex magistrato della Dda di Caltanissetta (era il titolare delle indagini su Via D'Amelio fino alla nomina di Crocetta), aurea da tecnico super partes, amico della burocrazia regionale e...anche dei grillini. Non va trascurato infatti che tra il Movimento Cinque Stelle siciliano e Marino c'è sempre stata una certa sintonia, non fosse altro per il fatto che Giancarlo Cancellieri, capogruppo all'Ars dei grillini, è di Caltanissetta, la città dove il magistrato catanese ha molto lavorato.
Non è un caso che la tensione nel triangolo Pd - Crocetta - Marino sia al momento alle stelle. Il pretesto è il piano per lo sviluppo dell'energia eolica. Lo scontro tra Pd e Marino è stato duro. "Finchè ci sarò io si farà come dico io" ha tuonato l'assessore. Il Pd lo ha attaccato, e Crocetta non lo ha difeso, segno che anche lui è contrario all'invasione di pale eoliche in Sicilia prevista dal piano dell'assessorato.
Ma Marino ha trait d'union importanti anche con Saverio Romano, ex ministro del governo Berlusconi e oggi in Forza Italia. L'uomo di collegamento è Carmine Canonico, membro dell'ISMEA (l'Istituto per studi, ricerche e informazioni sul mercato agricolo), legato a Marino attraverso una persona del suo staff, Ferdinando Buceti, nominato dall'assessore commissario in diversi Ato.
Insomma, l'operazione si può fare. Alla siciliana. Per Marino si tratterebbe del suo terzo giro in pista. E' stato infatti candidato con Crocetta al Senato nelle liste del Megafono, ed è stato anche candidato con la lista Occhetto - Di Pietro nelle elezioni europee del 2004, esattamente dieci anni fa.