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29/01/2014 13:04:00

Il Senato approva il ddl contro il voto di scambio. Testo adesso alla Camera

 L'Aula del Senato approva il ddl contro il voto di scambio politico mafioso con 168 "si", 4 "no" e 66 astenuti. La maggioranza si è spaccata: a favore hanno votato Pd, Sc, Popolari per l'Italia, M5S e Lega. Nuovo Centrodestra e Forza Italia si sono astenuti (che al Senato equivale ad un voto contrario), mentre Gal si è espressa con voto contrario. Ora il provvedimento torna alla Camera per l'approvazione finale dopo le modifiche di Palazzo Madama.

Rispetto al testo licenziato dalla Camera, ci sono delle modifiche all'articolo 416-ter del codice penale. Il Senato ha inasprito le pene per il reato di voto di scambio: da 7 a 12 anni di carcere invece dei 4-10 anni precedentemente proposti. Mentre ha introdotto il principio di punibilità del politico che "si mette a disposizione" dell'organizzazione mafiosa. Proprio su questo punto si è alzato il coro di proteste di Forza Italia e Gal che hanno cercato di inserire nel testo la specifica 'consapevolmente' in relazione al procacciamento dei voti, ossia che il reato si sarebbe configurato solo in presenza di contatti consapevoli dei politici con esponenti della criminalità organizzata.

Per Fi, in questo modo, si è di fatto normato il reato di "concorso esterno". Gli oppositori della modifica hanno richiamato più volte la necessità di distinguere la colpa cosciente dal dolo eventuale per valutare i diversi gradi di responsabilità del politico accusato di favorire la criminalità organizzata.

 Il testo approdato nell'emiciclo del Senato recita: "chiunque accetta la promessa di procurare voti in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altrà utilità ovvero in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell'associazione è punito dai 7 ai 12 anni di reclusione".

Le reazioni. Soddisfatto il Pd per il testo approvato dal Senato. "L'approvazione del 416ter è una buona notizia per il Paese perchè è stata finalmente messa a punto una norma che costruisce uno strumento più utile alle indagini, alle forze di polizia e alla magistratura. Ora è necessario che questo provvedimento venga approvato al più presto in modo definitivo" dice Felice Casson (Pd), vicepresidente della commissione Giustizia, che si è battuto per modificare il testo uscitodalla Camera.

Positivo anche il commento del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, che auspica adesso una rapida approvazione anche da parte della Camera: "L'approvazione del Senato è una bella notizia. Ora la Camera trasformi definitivamente questa proposta in una legge rispondendo concretamente alla sollecitazione di oltre 377mila cittadini, che hanno firmato la petizione della campagna 'Riparte il futuro', promossa da Libera e Gruppo Abele".