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03/02/2014 06:50:00

La protesta contro l'isola ecologica di Sappusi. "O si toglie, o non paghiamo la Tares!"

A Marsala sono cominciate ad arrivare le bollette della Tares. E, come era prevedibile, sono delle batoste senza sconti. Cittadini infuriatissimi per il salasso, che arriva con un servizio che però fa molta acqua. E crea molti malcontenti. Soprattutto a Sappusi dove continua la protesta dei cittadini per la nuova isola ecologica voluta dall’Amministrazione Adamo.
L’isola ecologica è stata piazzata in un’area dove prima giocavano i bambini, “adesso quel posto è diventato una discarica a cielo aperto”, lamentano i cittadini della zona”. “Siamo invasi dalla spazzatura, siamo d’accordo con le isole ecologiche, ma non così sotto casa. Inoltre è successo diverse volte che non sono venuti a ritirare la spazzatura e i bidoni sono stracolmi, con la spazzatura gettata fuori. Arriva tanta puzza adesso, pensate un po’ d’estate, col caldo, cosa succederà. In più i cani randagi fanno festa”. L’isola ecologica di notte viene chiusa, con le transenne, ma avvertono gli abitanti “non serve a nulla, perché la gente viene a buttare la spazzatura qui, in mezzo alla strada. Abbiamo anche avvertito la polizia municipale, siamo costretti a fare le vedette la sera per rimproverare chi butta la spazzatura in maniera indiscriminata”. Poi ci sono quelle persone che per non buttare i sacchetti di immondizia al di fuori dell’isola ecologica hanno deciso di forzare la recinzione. Gli abitanti di Sappusi sono sul piede di guerra. “Di questo passo la Tares non la pagheremo neanche per sogno – dice seccata la signora Rossella. Andremo fino in fondo. Vogliamo un intervento immediato da parte del sindaco Adamo, altrimenti prende l’isola ecologica e la mette sotto casa sua”. La protesta portata avanti da queste combattive donne di Sappusi non si ferma quindi. “E il prossimo sei febbraio verremo ricevute dal primo cittadino, speriamo che le cose si sistemino”.