Torna a chiedere risposte sul Piano Urbano del Traffico, l’avvocato Piera Pantaleo, Difensore civico di Marsala che già lo scorso aprile, chiedeva al Sindaco, all’Assessore Musillami, al Dirigente dell’Ufficio Tecnico e al Dirigente dei Vigili Urbani di Marsala se il Comune di Marsala avesse mai adottato il “Piano Urbano del Traffico”, previsto dall’art. 36 del Codice della Strada .
“Nel silenzio degli Enti cui la missiva era stata inviata in data 10/01/2014 prot. 5073 il Difensore Civico, rammentando loro che l’art. 46 comma 8° del Reg. Comunale così recita: “Le richieste e le iniziative del Difensore Civico impongono l’obbligo, da parte degli organismi comunali destinatari, di una risposta motivata entro il termine di trenta giorni dal ricevimento” ha inviato un’altra lettera con la quale sollecitava una risposta alla domanda di cui sopra”.
Ad oggi però nessun riscontro è pervenuto da parte dell’amministrazione comunale per cui il Difensore Civico ritiene di portare a conoscenza di tutti i cittadini il comportamento omissivo dell’attuale e delle precedenti amministrazioni nella previsione e successiva realizzazione di un così importante strumento di programmazione degli interventi sul traffico.
“I piani di traffico – scrive l’avvocato Pantaleo sono finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi. Il piano urbano del traffico prevede il ricorso ad adeguati sistemi tecnologici, su base informatica di regolamentazione e controllo del traffico, nonché di verifica del rallentamento della velocità e di dissuasione della sosta, al fine anche di consentire modifiche ai flussi della circolazione stradale che si rendano necessarie in relazione agli obiettivi da perseguire”.
“Che il Piano Urbano del traffico non sia una pura formalità – continua la nota - lo dimostra l’importanza che esso ha rivestito nella riorganizzazione veicolare di molte città, soprattutto del Nord Italia. A Genova ad es. il primo piano è stato adottato nel 1995 e da allora viene periodicamente aggiornato. A Venezia il PUT è entrato in vigore nel 2002 ed è stato aggiornato nel 2007. A Verona è entrato in vigore nel 1997 e da allora è costantemente monitorato. A Bergamo il PUT è stato adottato con deliberazione n. 18096 del 18/5/1998, a Bologna il Consiglio Comunale ha approvato il PGUT con delibera del 25/6/2007. La lista è lunga, ma tanto basta a dimostrare come quello di cui si discute è uno strumento che dovrebbe essere considerato indispensabile per ogni amministrazione virtuosa”.
Pantaleo conclude ricordando che “la predisposizione del P.U.T. non è una scelta dell’amministrazione, ma è un obbligo imposto dall’art. 36 del Codice della Strada per tutti i Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti e si invita pertanto l’Amministrazione Comunale di Marsala ad uniformarsi al dettato normativo come sopra indicato”.