Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
16/02/2014 06:55:00

Bisognini, cicche, panni sporchi. Ecco il regolamento per il decoro urbano a Marsala

Dalle cacche dei cani, alle cicche di sigarette, ai panni sporchi. Il regolamento per il decodo urbano approvato dal consiglio comunale di Marsala comprende tutto. Ci sono i divieti, gli obblighi e le istruzioni sulla manutenzione e pulizia per chi occupa il suolo pubblico. Regole sul patrimonio pubblico, regole sul patrimonio privato. Volantinaggio, esposizione di panni, manutenzione facciate.
Il consiglio comunale lo ha approvato giovadì, con un solo voto contrario. Quello del consigliere Vito Umile che ha espresso forti critiche al regolamento voluto dal sindaco Giulia Adamo. E il motivo è semplice: con queste regole tutti possono essere sanzionati. “Pur comprendendo - ha detto Umile - la necessità di dotare il Comune, città a vocazione turistica, di un regolamento sul decoro urbano per una migliore qualificazione estetica e funzionale dell'habitat cittadino, al momento, considerata la crisi economica, non condivido l'approvazione di questo regolamento, visto che si potrà essere sanzionati per questioni di carattere estetico e non certo per problematiche di incolumità pubblica”. Quindi, dice Umile, va bene le regole, ma meno rigide. Anche perchè si potranno creare situazioni di disuguaglianza come è accaduto in questi giorni con la distribuzione del giornale di palazzo Comune Notizie. Il giornale voluto dal sindaco Adamo, costato 7 mila euro, che è stato distribuito assieme al calendario per la raccolta differenziata a casa dei marsalesi. Non sempre perchè di copie di Comune Notizie, in mezzo alla strada, per terra, in posti dove, secondo il regolamento non sarebbe consentita la distribuzione, ne sono state avvistate tante. Piero Pellegrino, farmacista marsalese, ha lanciato il suo rammarico su Facebook. “Ho ricevuto una multa dalla Polizia municipale perché un mio volantino era presente, non so come, per terra in via Mazzini. Ma perché il Comune non deve pagare per aver fatto la stessa cosa nella mia farmacia?”.
Nel dettaglio il regolamento vieta, per ciò che riguarda il patrimonio pubblico, “di danneggiare, deturpare o ledere con scritte, affissioni, disegni o ogni altro mezzo i beni appartenenti sia al patrimonio pubblico che al privato”. E’ vietata l’affissione di manifesti al di fuori degli spazi autorizzati, anche all’esterno di veicoli in sosta. Non si possono gettare “detriti, carta, cicche di sigarette, chewing-gum o altre sostanze nelle aree pubbliche”. Non si possono modificare, rubare, guastare gli arredi urbani. Nemmeno stendere per terra tappeti, o altri suppellettili, incollandoli al suolo. E’ vietato far cadere polvere, liquidi e detriti sul suolo pubblico mentre si puliscono finestre, balconi, terrazze. Le casalinghe marsalesi sono avvisate. Soprattutto sono avvisati i proprietari di animali domestici, perchè il nuovo regolamento prevede che si dotino di attrezzatura idonea per la raccolta dei bisognini degli animali.
Per quanto riguarda i piccoli oggeti che occupano il suolo pubblico, vasi, piante, fioriere, o altri oggetti del genere che non necessitano particolare autorizzazione, il marsalese deve curarsi di mantenere pulita la zolla di suolo pubblico che utilizza. E ripristinare tutto quando finisce di esporre l’oggetto. I contenitori della spazzatura forniti per la raccolta differenziata devono essere conservati in casa e esposti solo quando è prevista la raccolta da parte dell’Aimeri. Non si possono abbandonare rifiuti al di fuori dei contenitori. Inoltre: “I contenitori nei giorni e nelle ore consentite devono essere esposti al di fuori di ingressi e recinzioni e comunque lungo il percorso di raccolta, al limite del confine di proprietà dell’utente, salvo diversi accordi con i condomini o i casi specifici in cui i punti sono individuati e comunicati dal Gestore in considerazione di esigenze di igiene, sicurezza, ordine pubblico, rispetto dell’assetto architettonico e del Codice della Strada”.
I titolari di sercizi pubblici che somministrano bevande e alimenti dovranno inoltre garantira una programmazione di apertura obbligatoria nel centro storico. Sarà il sindaco, sentite le organizzazioni di categoria e associazioni di consumatori, i programmi di apertura per turno. Questo è stabilito da una legge nazionale del 1991. Gli stessi titolari di negozi o attività artigianale dovranno provvedere alla pulizia anche nel marciapiede davanti l’attività. E devono posizionare almeno un posacenere.
Non si possono imbrattare e fare murales e scritte abusive su fabbricati, muri, strade, cancelli, privati.
Divieti anche per panni e tappeti messi a stendere. “All’interno del centro urbano delimitato dalle Via Francesco Crispi, Via Selinunte, un tratto della linea ferrata e fino alla via Pascasino, Via Colocasio, Via Isolato Egadi, Via Lungomare Boeo e la Via Lungomare Mediterraneo, è vietato scuotere, stendere e asciugare tappeti, panni ed oggetti similari su aree pubbliche o aperte al pubblico passaggio, nonché scuoterli, stenderli o asciugarli fuori dalle finestre o sopra la linea del parapetto di terrazzi o balconi prospicienti spazi ed aree pubbliche”. Disposizioni anche per le tende, che non devono essere troppo ingombranti. I dehors devono avere colori e forme “nel rispetto stilistico dell’ambiente e dell’edificio in adiacenza”. Inoltre devono rispettare le indicazioni del codice della strada, e anche questi non devono essere ingombranti. Stesse regole valgono per gli arredamenti, come sedie, sgabelli, poltroncine e tavolini. Anche qui sono raccomandate “linee e forme di design di particolare qualità”.
Il punto saliente del regolamento, che sta creando polemiche, è il volantinaggio. E’ consentito, a condizione che sia conforme ai “principi di corretta igiene ambientale di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella distribuzione, nonché al principio “chi inquina paga””. E’ consentita la distribuzione di volantini a persone, ma non è possibile depositarli su auto, motocicli, infissi, per strada. Saranno responsabili le aziende distributrici e il soggetto che distribuisce materialmente i volantini. Queste le regole. Valgono anche per il Comune?