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24/02/2014 09:38:00

Gianvito Greco, già candidato sindaco di Campobello, scrive al Prefetto di Trapani

Eccellenza.

 

Sono Gianvito GRECO, un cittadino di Campobello di Mazara a cui sta particolarmente a cuore questa nostra cittadina malgrado le tante vicissitudini di cui sicuramente Ella sarà a conoscenza.

Le scrivo da semplice cittadino che cerca di impegnarsi per questa città per come può. Ho cercato di far ritornare a rivivere alcune tradizioni (vedi Fiera dell’Eremita) o per portare un po’ di festa in occasione di solenni festività (come la festa del S.S. Crocifisso).

Con mezzi molto modesti e con l’aiuto concreto e a volte disinteressato di tanti amici, finalmente ho potuto rivedere sul volto dei miei concittadini qualche sorriso ed il paese ha potuto ritrovarsi in momenti di festa ma ha anche condiviso spazi di solidarietà che sembravano dispersi.

Non posso che ringraziare anche il nostro parroco Don Pietro Pisciotta che, soprattutto per le festività di carattere religioso e per gli eventi in occasione del Santo Natale, mi ha dato il coraggio e la forza necessaria a portare avanti alcune iniziative per restituire po’ di felicità a questo paese, da tempo avvolto nella drammaticità della crisi economica e dalla mortificazione di vicende giudiziarie ormai note a tutti.

Ma non di sole feste di vive, anzi la quotidianità è ben altro con tanti problemi irrisolti e in primis con la spaventosa mancanza di lavoro.

Sempre da cittadino, insieme ad un gruppo di persone, ho iniziato una petizione raccogliendo firme nella comunità perché, anche se adesso il comune è retto da una commissione straordinaria, alcune urgenze hanno bisogno di trovare una soluzione.

Mi riferisco, ad esempio, al problema della scuola e in particolare per alcune criticità del plesso scolastico dove si svolgono le lezioni (una recente prova di evacuazione è stata valutata negativamente dalla Protezione Civile). Mi riferisco in particolare alla nostra frazione di Tre Fontane, il cui lungomare sta franando di giorno in giorno con notevole pregiudizio sulla prossima stagione estiva e con rischi sulla incolumità delle persone.

Tantissime altre sono le problematiche di questa città, ma quello che forse ci manca più di tutto è la possibilità di avere un confronto con le istituzioni. Non mi sento di accusare nessuno, né assegnare delle colpe ai commissari prefettizi che sicuramente incontrano tante difficoltà nella gestione di questo comune.

Quello che i cittadini chiedono è di avere la possibilità di interloquire con le istituzioni sia perché possono nascere anche proposte e suggerimenti sia anche per condividere scelte dolorose se adeguatamente spiegate e partecipate.

Il passato politico di questa città è stato come è stato, dobbiamo andare oltre perché una città non può essere condannata in eterno e soprattutto non si può fare giustizia sommaria di un intera popolazione.

Le istituzioni devono avere anche una funzione educativa per consentire ai cittadini campobellesi di elevare il loro grado di civiltà.

Per tutto quello che le ho esposto in questa lettera non senza trepidazione, da semplice cittadino, avrei il desiderio che Ella potesse rendersi disponibile a venire a Campobello di Mazara per un cordiale confronto con la città e per consegnarle simbolicamente le firme raccolte per questa nostra petizione.

Sono sicuro che sarà un particolare momento di crescita per questa comunità e mi congedo nella attesa di suo cenno di riscontro.