Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/03/2014 07:00:00

De Maria: "Stupito da polemiche su Mercato contadino. Tasse, regna l'incertezza a Marsala"

Polemiche sul Mercato contadino di Marsala. Perché qualcuno si sarebbe lamentato del fatto che ci siano pochi contadini al mercato contadino. Michele De Maria, consigliere comunale, che sta succedendo?

 

Sono rimasto un po’ esterrefatto. Perché si diceva che alcuni operatori del mercato contadino, che dovrebbero essere garantiti dalle organizzazioni sindacali, non vendevano prodotti loro, ma comprati. A me è sembrato un po’ strano. Io ci vado spesso a controllare. Che ci fosse qualcosa da migliorare è vero. Mi ero fatto promotore per migliorare il Mercato contadino. Ad esempio in quella zona c’è tanto vento, e qualche chiosco è volato.

 

Il Mercato contadino si fa ogni settimana nella zona del Salato, già da qualche mese.

 

Ma avevamo fatto richiesta per ubicarlo nel Salato già qualche anno fa. Quando ancora era in zona stadio, abbiamo fatto richiesta al demanio, e agli uffici competenti. Allora mi era stato detto che era un’area a disposizione del Comune. Quindi il mercato al Salato non è una cosa che nasce qualche mese fa, è inutile che qualcuno vuole prendersi dei meriti non suoi. Per questo bisogna rilanciarlo. Quel mercato nasce per i produttori, che vendono direttamente i loro prodotti. Sarei il primo ad arrabbiarmi se ci fosse qualcuno che venderebbe merce comprata all’ingrosso e non sua.

 

Lei fa parte della Commissione consiliare per le attività produttive. La scorsa settimana vi siete riuniti, cosa avete deciso?

 

Ci sarà un comitato di controllo che verificherà l’andamento del mercato contadino ogni domenica. Verranno fatte delle foto e delle segnalazioni in caso di anomalie e l’indomani stesso si faranno dei controlli nelle stesse aziende.

 

Se ci sono ad esempio i kiwi il comitato farà le foto.

 

Se un produttore, ufficialmente, produce fragole, e al mercato contadino porta anche altra merce il sospetto nasce. Ma dobbiamo dire che tra loro produttori si controllano a vicenda. Per questo mi è strana quella polemica.

 

Cambiamo pagina, nelle scorse settimane è intervenuto anche sulla questione Tares. L’Adoc, il sindacato dei consumatori, dopo aver incontrato l’Amministrazione ha dato il suo parere, e le perplessità non diminuiscono. Tant’è che ha chiesto un consiglio comunale aperto per parlare non solo della Tares, ma di tutte le tasse che si devono pagare a Marsala. Lei che ne pensa?

 

Sarebbe importante fare un consiglio comunale aperto. Bisogna dire che al Comune regna l’incertezza. Ad esempio sulla nuova tassa, la Iuc, ancora non si sa nulla. Anche dal Ministero ancora non hanno dato notizie su come calcolare l’imposta. C’è un po’ di confusione. Non possiamo perdere la faccia ancora. Il consigliere comunale deve muoversi tentando di non danneggiare nessuno. Ma le regole verranno dallo Stato.

 

A Marsala ci sarà la tassa di soggiorno?

 

Sì. Rispetto a Trapani vorremmo farla più bassa. Nel 2013 abbiamo avuto 170 mila presenze. Bisognerà pensare ad alcune esenzioni, ad esempio studenti e alcune categorie di viaggiatori. Approssimativamente, nel 2014, se il trend è uguale a quello dello scorso anno ci saranno 130 mila presenze su cui applicare la tassa di soggiorno.

 

E gli introiti andranno all’aeroporto di Birgi.

 

Certo, sarà una tassa di scopo. Il Comune si è fatto carico di dare 300 mila euro all’Airgest.

 

Ma ancora il consiglio comunale non ha deliberato nulla su questa cifra da dare all’Airgest. Non c’è nulla di ufficiale.

 

Il consiglio comunale dovrà decidere innanzitutto sulla tassa di soggiorno, che presumo non andrà oltre i 120 mila euro. E poi sul finanziamento all’Airgest.

 

Quindi la tassa di soggiorno non coprirà tutti i 300 mila euro per l’Airgest previsti dall’Amministrazione.

 

No. Dovrebbero arrivare 300 mila turisti per arrivare a quella cifra. Me lo auguro.

 

Stupisce il fatto che, nonostante il sindaco Giulia Adamo dica che i turisti siano aumentati, il gettito della tassa di soggiorno sia così bassa.

 

Il mio calcolo è sulla tariffa media di 1,50 euro a presenza. Ho fatto qualche conto e non ci si arriva a coprire il finanziamento.