Che i due vadano d’amore e d’accordo ormai è cosa risaputa. Il Presidente della Camera di Commercio, Pino Pace, e il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, sono grandi alleati, per ora. Hanno avuto i loro dissapori - ma chi non ha mai litigato almeno una volta con Giulia Adamo? - ma ora hanno una grande intesa. Lui ha Pippo Sparla, ex fidatissimo segretario della Camera di Commercio come superconsulente del Sindaco Adamo. E nonostante Libera abbia chiesto la rimozione di Sparla per la sua appartenenza alla lista della loggia segreta Iside 2 di Trapani e la condanna patteggiata per falso, il Sindaco ha detto di no. Sparla viene prima di tutto.
Di contro, Pino Pace garantisce ad Adamo l’appoggio della Camera di Commercio per le sue iniziative, e la manifestazione “Siciliamo” che si tiene ogni anno a Marsala.
Ma adesso c’è l’ulteriore prova del feeling tra i due. La Camera di Commercio ha deciso infatti di vendere Comune di Marsala ben 10 azioni del proprio pacchetto in Airgest Spa, la società che controlla l’aeroporto di Trapani - Birgi. La Camera di Commercio detiene poche azioni, ma le ha sempre usate per fare l’ago della bilancia nelle sorti dell’aeroporto, diviso tra proprietà pubblica (prima la Provincia di Trapani, adesso la Regione Siciliana) e proprietà privata.
Sono dieci azioni, dicevamo. Dal valore nominale di 0,96 euro ad azione. Il prezzo di vendita però equivale a 36 euro ad azione. Quindi per il Comune di Marsala sono 360 euro. Costa più l’atto per acquisire le quote che il pacchetto in sé. .
L’Airgest ha ricevuto la comunicazione dell’intenzione della Camera di Commercio di vendere le quote al Comune di Marsala lo scorso 20 Febbraio. Ha chiesto chiarimenti alla Camera di Commercio, e poi ha dato comunicazione ai soci delle intenzioni dell’ente. Cliccate qui per leggere la lettera dell'Airgest.
E la notizia ha creato subito irritazione non solo negli altri soci (che comunque hanno diritto di prelazione e lo possono esercitare) ma anche negli altri enti locali trapanesi. L’ingresso dei Comuni nel capitale sociale dell’Airgest è stato sempre un tema caldo nella governance dell’aeroporto trapanese, soprattutto da quando la Provincia di Trapani non c’è più e i Comuni si sono dovuti fare carico dell’oneroso contratto con Ryanair. Si era parlato diverse volte di una ricapitalizzazione dell’Airgest, per permettere l’ingresso, anche con quote simboliche dei Comuni. Ma non si è mai concretizzata. Eppure ora, grazie alla Camera di Commercio, il Comune di Marsala sarà socio. Gli altri Comuni no. “La cosa singolare - dicono fonti interne all’Airgest - è che da Presidente della Provincia Giulia Adamo non volle fare entrare i Comuni nell’azionariato di Airgest, e oggi invece potrebbe entrare con il Comune di Marsala, con una procedura che esclude gli altri enti locali…”.
E presto, quando la Regione venderà le quote ai privati, il Comune di Marsala sarà, con la Camera di Commercio, l’unico ente pubblico rappresentato nell’Airgest. Perchè? Eppure il Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, che in questi mesi si è impegnato per mettere tutti i Sindaci intorno al tavolo per salvare l’aeroporto di Birgi dal potenziale abbandono di Ryanair aveva detto più volte che ci sarebbero state parità di condizioni per tutti. E allora, perchè il Comune di Marsala diventa socio dell’aeroporto?
La risposta va cercata negli accordi tra Pace e Adamo, e nelle critiche che il Sindaco di Marsala ha mosso sempre nei confronti del management dell’aeroporto “Vincenzo Florio” tanto da averne chiesto più volte il commissariamento al Presidente della Regione Rosario Crocetta. Forse il Sindaco di Marsala non lo sa, ma la manciata di azioni acquistate gli permette di fare ben poco, da questo punto di vista. Gli permette, questo si, di partecipare alle assemblee, di votare i bilanci, di dire la sua nelle occasioni pubbliche. Una tribuna, dunque, per dare possibilità di sfogo al Sindaco. “Ha un piede dentro, comunque - dicono i bene informati - e pur non potendo fare nulla potrebbe fare sentire la sua voce nelle occasioni più importanti, magari a dispetto del Comune di Trapani con il quale non corre buon sangue per via delle vicende sui taxi e gli stalli all’aeroporto”.
Tra l’altro da Marsala arriva proprio una brutta notizia per l’aeroporto. Il Comune si è impegnato, non ufficialmente, a versare 300.000 euro l’anno per dare il suo contributo a fare rimanere Ryanair fino al 2019 a Trapani Birgi. I soldi, in teoria, dovrebbero provenire dalla tassa di soggiorno che il Comune deve istituire. Ma secondo le prime simulazioni, con la tassa si arriverebbe a coprire appena i due terzi della cifra necessaria, non più di 200.000 euro. E gli altri soldi?