Come facilmente prevedibile, non si è fatta attendere la risposta del Pd alla presa di posizione di Sel, di cui abbiamo riferito in uno nostro servizio di ieri. E lo fa per mezzo del segretario della locale sezione Giuseppe Vultaggio , il quale, a differenza di qualche suo compagno che pare abbia perso l’autocontrollo, ricorre a un frasario dai toni più concilianti e dialoganti, pur ribadendo gli stessi concetti di chiusura che hanno spinto Francesco Giglio ad esternare pubblicamente il dissenso del suo partito. Infatti, la questione delle “primarie” viene ritenuta una richiesta “a meno di due mesi dalle elezioni dal sapore strumentale”. Stesso discorso per la “questione morale”. E non poteva essere diversamente. Ma con un pizzico di maliziosa polemica. Scrive infatti Vultaggio sulla questione morale che “mentre il presidente di Sel ne parla, il PD l'ha sempre praticata, specie nei quattro anni di opposizione all'amministrazione sciolta. Inoltre, abbiamo fin dal primo incontro manifestato la volontà di agire in discontinuità con un certo modo di fare politica assicurando paletti che sono stati oggetto di condivisione con le forze politiche con cui abbiamo interloquito. Per quanto ci riguarda sulla questione morale non accettiamo lezioni”. Infine l’ invito “a continuare il dialogo con il Partito Democratico e che tale dialogo venga improntato principalmente sul programma e sulla costruzione di una coalizione in grado di vincere e offrire soluzioni per il rilancio della nostra città.” Non vorremo sbagliare, ma, stando così le cose, non vediamo quale possa essere la parola magica che possa far riposizionare il due partiti nuovamente attorno ad un tavolo. “Mi pare una posizione piuttosto chiusa al dialogo ed al confronto...credo che il Pd dovrebbe dialogare con Sel utilizzando altro spartito...strano che con l'Udc l'incontro sia stato immediatamente proficuo nonostante si intenda dare corso...a voler utilizzare le espressioni del segretario...ad una discontinuità con certa politica del passato! Staremo a vedere, a me pare che si manifestano le cause e gli effetti della situazione politica determinatasi nel precedente consiglio comunale che ci ha portati al commissariamento!”. A parlarci così è un ex dirigente del PD, ma che vuole assolutamente rimanere nell’anonimato. Mi assicura che rimanendo così le cose, forse non andrà a votare e “sarà la prima volta, in vita mia!”, assicura. Quindi l’asse con l’Udc sembra essere al momento quello preferenziale e che non ha subito alcuno scossone. Mentre le trattative iniziate con il movimento di Leanza-Ruggirello “Articolo 4”, che a Salemi hanno come referenti, il primo, Salvino Verde e Leonardo Bascone e il secondo Vincenzo Lo Castro e Pino Liuzza, appaiono ad un punto fermo. Me lo conferma Salvino Verde. Nell’incontro che hanno avuto con i democratici hanno posto con forza un ricambio radicale che parta però dall’avere pari dignità. Che tradotto significa che programmi ed uomini debbono essere decisi insieme, a partire dalla figura politica che dovrà candidarsi a sindaco della Città. Alla domanda con chi sono disposti ad andare, Verde non ha dubbi “ abbiamo avuto mandato dai nostri politi regionali di non avere pregiudiziali nei confronti di nessuno e i nostri incontri saranno ad ampio raggio. Il nostro a Salemi è un movimento che provengono da diversi partiti. Dal partito socialista, repubblicano, democrazia cristiana. Insomma un aggregazione di amici che provengono dalle esperienze più disparate”. Ancora non hanno deciso con chi stare. Potrebbero anche correre da soli con loro candidato. Forse qualche decisione la prederanno il prossimo 35 marzo alla presenza dell’onorevole Ruggirello. Intanto la candidatura del dirigente scolastico Salvino Amico, prende sempre più consistenza. Interpellato stamattina all’ingresso della scuola non ha smentito, ma nemmeno confermato. Ma, stranamente, nel pomeriggio abbiamo ricevuto un comunicato stampa da parte del Nuovo Centro Destra di Trapani in cui si diceva che “Il Gruppo trapanese del Nuovo Centrodestra avendo avuto modo di apprezzare il programma e gli intenti del candidato Sindaco di Salemi prof. Salvino Amico ne sosterrà la candidatura con una propria lista nella convinzione che il preside Amico saprà identificarsi con le esigenze di discontinuità politica ed istituzionale che l'odierna realtà della città di Salemi richiede . Il preside Amico, salemitano autentico, ha già dato dimostrazione nella sua attività di educatore e manager della pubblica istruzione di possedere quegli elementi di novità e di alto senso della missione sociale che dovranno contraddistinguere la nuova stagione politica salemitana e regionale." Si può dire che, dopo quella di Domenico Venuti, la candidatura del preside Amico sia la più certa al momento. Di sicuro, dopo tanto ritardo, altre ne verranno fuori e più presto di quanto si pensi. La cittadinanza si augura solo che si raggiunga il numero elevato dell’ultima volta. Come è noto la nuova legge elettorale non prevede il ballottaggio. Con un alto numero di candidati si rischierebbe di avere un nuovo sindaco eletto con i voti di una minoranza. Cosa che non prefigurerebbe nulla di buono.
Franco Lo Re