Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/03/2014 06:40:00

Rifiuti. Dipendenti Aimeri non pagati a Marsala e non solo. Ecco perchè...

14,00 - "Emergenza risolta, almeno per ora". E' quanto ha dichiarato al Volatore di Rmc 101 il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, che è intervenuto personalmente per capire cosa ci fosse alla base del mancato pagamento degli stipendi di Febbraio da parte di Aimeri ai dipendenti. "Le pendenze che c'erano con Equitalia sono state risolte - ha detto Sturiano - e quindi il Comune ha potuto fare  i pagamenti ad Aimeri che potrà pagare i dipendenti". "Certo - aggiunge Sturiano - c'è da capire come fare per evitare in futuro queste situazioni". 

08,00 - Gli operai dell’Aimeri, la società che raccoglie i rifiuti a Marsala per un costo che si aggira intorno a 15 milioni di euro l’anno, minacciano lo sciopero, con l’interruzione del servizio. Non hanno ricevuto ancora lo stipendio di Febbraio e Marzo. Come mai? Cerchiamo di capirci meglio qualcosa.
La domanda che i cittadini si fanno è infatti questa: come mai io pago un botto di tasse, per la precisione la Tares, perchè mi dicono che serve per pagare quelli che fanno la raccolta differenziata, e poi gli operai stessi non ricevono lo stipendio? Che fine fanno i miei soldi?
Funziona così. L’Ato, sulla carta (ma sono carte molto ingarbugliate, come abbiamo scritto lunedì) non c’è più. La Regione l’ha abolita. Al suo posto c’è la nuova Srr, che, a differenza dell’Ato, non ha autonomia gestionale, e non ha personalità giudirica come un’impresa. Questo significa che i rapporti che prima erano dell’Ato ora sono tornati direttamente ai Comuni e ai Sindaci. Mentre prima era l’Ato che prendeva i soldi dai Comuni e pagava Aimeri, adesso sono direttamente i Comuni, Marsala in testa, a pagare Aimeri.
Ebbene, Aimeri non può pagare gli stipendi, perchè pare che non abbia soldi.
E non ha soldi perchè il Comune di Marsala non l’ha pagata.
E perchè il Comune di Marsala non paga Aimeri? Il dirigente del Comune vorrebbe anche pagare le quote dovute, ma in pratica è impossibile, perchè il sistema informatico impedisce il pagamento perchè pare che Aimeri sia stata bloccata da Equitalia. Proprio così. Equitalia blocca Aimeri. Probabilmente (sicuramente) per tasse non pagate o pendenze con il Fisco.
Il che sarebbe comico. Perchè noi cittadini siamo costretti a pagare le tasse per finanziare una società che non paga le tasse….

E’ un problema che la società sta avendo non solo a Marsala, ma in tutta Italia. Anche a Saluzzo, per dire, Comune in provincia di Cuneo, avviene la stessa cosa. I lavoratori chiedono di essere pagati e dall’Amministrazione fanno sapere che: “Per il pagamento delle fatture, sono obbligatorie, come per tutti gli enti pubblici, le verifiche di legge relative al Durc, il documento unico di regolarità contributiva (questo a tutela soprattutto dei dipendenti ) e le verifiche con Equitalia. Mentre il primo ha dato esito positivo, il secondo no. In attesa della regolarità Equitalia, non possiamo pagare l’ultima fattura, per non incorrere nelle sanzioni di legge”.
Che fare?
Fin quando c’era l’Ato era la società che pagava i lavoratori per conto di Aimeri. Amministratore era Antonio Provenzano, fedelissimo del Sindaco Adamo oggi suo assessore anche ai rifiuti. Ma il Comune non può sostituirsi all’Ato e pagare direttamente i lavoratori, sarebbe un abuso.
Che fare?
“Sto valutando attentamente la situazione” dice il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, che ha incontrato anche qualche lavoratore in difficoltà perchè non riceve lo stipendio da due mesi. Sono molte le cose che non convincono di questa vicenda. Ad esempio, Aimeri è in difficoltà nei pagamenti di stipendi e fornitori da più di un anno, è risaputo. Perchè Antonio Provenzano, che era prima amministratore e oggi assessore, non ha informato il consiglio comunale e la cittadinanza della situazione prima che si verificasse? Avrebbe dovuto saperlo come stavano le cose…
Date le acclarate difficoltà di Aimeri, in attesa di capire cosa succederà, perchè il Comune di Marsala ancora oppone resistenza alla richiesta di alcuni consiglieri comunali di procedere alla revoca dell’appalto e ad una nuova gara (magari più economica per le nostre tasche)?.
Secondo una notizia dell’ultima ora, non ufficiale, le pendenze di Aimeri con Equitalia sarebbero state sanate in queste ore. Se la cosa è vera il Comune potrà procedere al pagamento delle sue spettanze ad Aimeri che procederà al pagamento degli stipendi. Ma, c’è da chiedersi (sempre se l’indiscrezione è verificata) fino a quando?

Per Aimeri le cose non vanno bene neanche dal punto di vista giudiziario. Lo scorso 17 Febbraio  per il presidente di Biancamano Spa (la società che controlla Aimeri) , Giovanni Battista Pizzimbone,e tre dirigenti proprio di Aimeri Ambiente (Orazio Colimberti, Luca Venturin e Massimo Zurli) sono stati chiesti gli arresti domiciliari per aver cercato di 'indirizzare' verso di loro un appalto da 90 milioni che il Comune di Andria stava predisponendo per la raccolta di rifiuti 'porta a porta'.
Colimberti in passato è stato ex direttore generale dell'Amia ed è stato coinvolto nel crac Amia, dal quale si è salvato insieme agli altri ex vertici dell'azienda grazie alla prescrizione. La Aimeri Ambiente era stata coinvolta anche in una indagine sull'ex senatore Pd Nino Papania. Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente è il reato, articolo 353 bis del codice penale, di cui adesso deve rispondere insieme agli altri tre dirigenti.
La replica di Biancamano, oltre a sottolineare la "totale" estraneità di Pizzimbone, il quale ha deciso di mantenere la carica di presidente, evidenzia che il gruppo "ha sempre fatto della trasparenza e della legalità un proprio modus operandi" e che comunque Pizzimbone "per le funzioni che gli sono proprie non si è mai occupato direttamente della gestione operativa della controllata Aimeri Ambiente e, a maggior ragione, non ha mai interferito sulle scelte delle singole gare d'appalto cui la stessa partecipa". Pizzimbone, tra l'altro, ha vissuto un recente momento di notorietà per aver partecipato il 3 febbraio scorso al programma Rai "Boss in incognito", in cui si era messo nei panni dei suoi dipendenti, svolgendo le mansioni più umili e premiando alla fine i più meritevoli....