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28/03/2014 10:09:00

3° incontro del Seminario di Bioetica organizzato dal Movimento per la vita

Sebbene lo specifico del Movimento per la vita ONLUS Marsala è la difesa della vita umana nascente, tra le sue finalità assume particolare rilievo quella educativa per la formazione di una mentalità rispettosa della dignità della vita umana in ogni sua fase.

Prendersi cura della vita in tutto l’arco della sua vita è, insomma, la mission della nostra associazione.

Subito dopo il diritto inalienabile e fondamentale alla vita, consideriamo, la salute, come un diritto che si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone.

Per millenni la malattia è stata considerata un fenomeno magico-religioso.

Negli ultimi anni l’attenzione è maggiormente rivolta al raggiungimento di due obiettivi strategici: promozione e prevenzione della salute,

Nel tempo, sul concetto di salute e sulla sua definizione, si è sviluppato un dibattito internazionale e sono state formulate alcune proposte di definizione alternativa. Fino ad ora però hanno avuto poco successo e quindi la definizione dell'OMS rimane ancora un punto di partenza e di riferimento.

La salute, è infatti definita nella Costituzione dell'OMS, come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia",

I fattori che sono tenuti maggiormente sotto controllo per rilevare lo stato di salute di una persona sono: l’alimentazione, l’attività fisica, l’alcol e il fumo, argomenti fissati dall’associazione pro-life lilybetana per il seminario di Bioetica che ha raggiunto ieri, mercoledi 26 marzo, il giro di boa.

Si è infatti svolto presso i Salesiani a Marsala il terzo dei cinque incontri programmati, cui tema era, appunto, stili alimentari e prevenzione nei giovani e l’educazione dei giovani allo sport.

A relazionare sul primo interessante argomento è stato chiamato il dott. Dario Craparotta, nutrizionista. Durante la sua interessante esposizione egli ha riferito, innanzitutto, che l’alimentazione dev'essere sana ed equilibrata. Deve contenere tutte le sostanze nutritive necessarie al nostro organismo per svolgere le sue funzioni, ovvero proteine, carboidrati, grassi, vitamine, acqua, fibre , e sali minerali. In particolare, dovrebbero essere assunte almeno cinque porzioni tra frutta e verdura al giorno.

Ha inoltre parlato dei disturbi legati all’alimentazione: obesità e sovrappeso.

Infine ha illustrato due gravi patologie che colpiscono soprattutto i giovani: anoressia e bulimia.

L’Anoressia nervosa è caratterizzata dal rifiuto del cibo che nasce dal terrore di ingrassare. Oltre al digiuno, l’anoressico spesso si autoprovoca il vomito anche dopo aver ingerito minime quantità di cibo.
Questo soggetto si sottopone a diete ferree e spesso pratica l’esercizio fisico in maniera eccessiva. In molti casi usa anche regolarmente lassativi.
L’anoressico si pesa in continuazione e rifiuta di riconoscere che il suo aspetto, caratterizzato da una magrezza eccessiva, non è certo gradevole.
Con l’anoressia sorge quasi sempre l’amenorrea (cessazione del ciclo mestruale), inoltre l’anoressico spesso presenta stipsi (defeca sempre più raramente), secchezza della pelle e senso di freddo.
La pratica del vomito indotto provoca danni allo stomaco ed ai denti.
Nel 10% dei casi si giunge fino alla morte.

La Bulimia, invece, è un problema dell’alimentazione per cui una persona ingurgita una quantità di cibo esorbitante, perde completamente il controllo sull’atto del mangiare e continua ad ingerire cibo finchè non si sente male.
Dopo l’ “abbuffata”, il bulimico si autoprovoca il vomito per tranquillizzare la propria coscienza.
Le crisi bulimiche avvengono in solitudine e di nascosto, in quanto il soggetto bulimico si vergogna delle sue abitudini alimentari patologiche.
Spesso, come l’Anoressico, anche il Bulimico ricorre a lassativi e diuretici.

Il dott. Craparotta ha spiegato i sintomi da cui potersi accorgere tempestivamente dell’insorgere dell’Anoressia e della Bulimia - nozioni importanti soprattutto per i genitori - e le modalità di intervento e di guarigione.

L’altro argomento in programma era l’educazione allo sport nei giovani.

A trattare questo importante tema è stata Giusy Barraco, campionessa italiana di nuoto paraolimpico.

La giovane marsalese - insieme al Dott. Craparotta -, ha affermato che l’attività fisica influisce positivamente su vari aspetti del nostro organismo, apportando benefici a livello cardiovascolare, infatti migliora la funzionalità cardiaca, previene malattie cardiovascolari, quali ipertensione arteriosa e ictus; a livello muscolo-scheletrico incrementa la forza, la flessibilità, l'equilibrio e la coordinazione; a livello del metabolismo corporeo contribuisce a prevenire patologie quali diabete mellito e sindrome metabolica.

Il suo intervento però si è soffermato sui numerosi benefici derivanti dallo sport anche dal punto di vista psicologico, riducendo lo stress e le tensioni nervose e facendo trovare autostima.

A partire dalla sua esperienza personale, ha infatti raccontato ai presenti, la sua storia: la storia di una ragazza disabile, affetta, a partire dai 13 anni di età, da una sindrome neurologica ereditaria a carico del sistema nervoso periferico nota come “malattia di Charcot-Marie-Tooth o CMT”, sottotipo della distrofia muscolare.

“Charcot Marie tooth - ha raccontato Giusy - ha cambiato la mia vita conducendomi nel buio dove non esiste più la melodia della vita, dove non si incontra nessuno, dove il paesaggio è qualcosa che fa solo nascere la tristezza la disperazione, la desolazione e il cuore dell’anima perde la luce, e dove la speranza è qualcosa che sembra essere morta. Tutto questo perché le ho permesso di invadere la mia vita e ho creduto che per me davvero non c’era speranza.
L’attività fisica, lo sport ed in particolare il nuoto hanno infuso in me forza, fiducia e coraggio.
Sono questi i requisiti essenziali che devo avere per affrontare le gare di ogni giorno, quelle che le mie condizioni fisiche mi impongono.
Dopo anni bui, in cui sono stata costretta a lasciare il lavoro per mobbing, perdendo anche fiducia in me stessa faticando terribilmente a ridare un senso alla mia vita, ho scoperto il nuoto e ho iniziato ad allenarmi.
L’acqua è l’unico posto dove mi possa sentire libera di muovermi come tutti gli altri, in una dimensione speciale, non più “diversamente” ma totalmente abile… così grazie a questo sport, ho ritrovato la voglia di vivere e di andare avanti, di accettare le sfide e di credere in me stessa”

Commovente, ma allo stesso tempo entusiasmante, la testimonianza di Giusy che finora, come ci ha raccontato, ha potuto partecipare a diverse gare grazie al sostegno economico di amici, società, enti ed organizzazioni. Tutte queste persone hanno contribuito a realizzare il suo sogno sportivo, nonché sua ragione di vita, permettendole di vincere alcune medaglie, ma soprattutto una: la medaglia d’oro nel dorso paraolimpico il 12 luglio 2013, stabilendo il record nazionale nella sua categoria.
Il 22 febbraio 2014 ha raggiunto un altro traguardo importante, salire al podio piu’ alto conquistando la medaglia d’oro ai Campionati Italiani di nuoto paraolimpico.

“Lo sport come ancora di salvezza. Lo sport come motore essenziale della propria esistenza”.
Questo il messaggio che Giusy ha rivolto ai partecipanti al seminario e che continua a lanciare a quanti incontra giornalmente.

“Con il cuore carico di emozioni – ha terminato Giusy - continuo a credere che tutti i sogni si possono realizzare, basta crederci con determinazione e non arrendersi di fronte agli ostacoli!”.

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Il prossimo incontro si terrà il 23 APRILE 2014 presso l'Opera Santuario Madonna di Fatima a Birgi e il tema sarà l'alcol che è una sostanza tossica, responsabile di danni a carico del fegato, dello stomaco, del sistema nervoso, disturbi di tipo psicologico e problemi sociali e relazionali e indicheremo possibili vie d'uscita dalla dipendenza.

 

Vittore Saladino