Sono nulle o no le multe fatte con le telecamere per la Ztl e quelle mobili a Marsala? Giuseppe La Rosa, ex comandante dei vigili urbani e responsabile dell’associazione S.o.s. Utenti, dice che non sono regolari, ha anche scritto una lettera al sindaco: “c’è il rischio che il comune paghi molti soldi per i ricorsi fatti dagli utenti”, ha detto. Vincenzo Menfi, comandante dei vigili urbani di Marsala, come stanno le cose?
Innanzitutto occorre distinguere tra le multe elevate per la Ztl e quelle fatte con le telecamere mobili.
Cominciamo dalla Ztl.
E’ una questione che è stata già affrontata e chiarita nel 2011 quando mi fu consegnato l’impianto, regolarmente omologato dal Ministero dei Trasporti. Devo dire che tutti i profili amministrativi non li ho seguiti io, e per me l’impianto era funzionante. Per eccesso di zelo mi ero andato a vedere tutte le carte degli uffici che avevano curato il procedimento amministrativo. Io stesso dopo alcuni giorni dalla sua entrata in funzione mi accorsi che nonostante fosse omologato non era ancora autorizzato dal ministero dei Trasporti. Nello stesso giorno in cui constatai questo, sospesi il funzionamento delle telecamere della Ztl, avvisando il sindaco. Poi dopo un po’ ottenemmo l’autorizzazione. Ovviamente si pose il problema di queste contravvenzioni inflitte con le telecamere omologate ma non autorizzate.
Erano quelle multe, elevate nel periodo in cui le telecamere erano omologate ma non autorizzate, a non essere regolari?
Esatto. L’impianto ha funzionato per due settimane con questa anomalia. Quindi stiamo parlando delle contravvenzioni fatte in quel periodo, infrazioni che effettivamente erano state commesse. Però le telecamere che le avevano rilevate non erano autorizzate. Mi sono dovuto attenere alle procedure in materia di contravvenzione al codice della strada stabilite dal Ministero.
Che prevedono che il comando non può disporre l’archiviazione delle multe in autotutela.
I comandi non hanno i poteri di annullarle in autotutela, tranne quando ricorre l’ipotesi di estraneità del soggetto alla violazione, ad esempio quando si sbaglia il numero di targa. Ma non siamo in questi casi. Io non potevo revocarle. Allora feci un elenco di tutte queste multe trasmettendole al Prefetto. Ebbi anche dei colloqui con il funzionario incaricato. La gestione quindi è uscita dall’ambito delle mie competenze, come prevede la legge.
E questo è quello che è successo con le multe per la Ztl. Invece per ciò che riguarda le telecamere mobili?
E’ bene precisare che sono fotocamere, scattano soltanto foto. La possibilità di utilizzarle è previsto dalla legge. Io ho limitato l’utilizzo della fotocamera a due sole tipologie di infrazioni. La guida senza casco e la sosta in seconda fila. A Marsala c’è una prassi molto usata dai motociclisti: che purtroppo non si fermano all’alt, scappano rischiando di travolgere persone, e fare danni. Ho disposto che invece di fare il tradizionale posto di controllo, tutti i centauri che viaggiano senza casco vengono fotografati. Poi andiamo presso il domicilio a fare il fermo amministrativo.
E questa procedura è regolare?
Certamente. E’ ovvio che se il vigile è in grado di fermare il trasgressore lo ferma e gli fa il verbale. Abbiamo ottenuto dei risultati formidabili con le fotocamere. Nel 2013, abbiamo sequestrato centinaia di motorette.
Perchè La Rosa sostiene che non sia legale questa procedura?
Si riferisce probabilmente alle auto in seconda fila. Io ho disposto che la telecamera venisse utilizzata solo quando il conducente è assente dall’auto. Per avere la garanzia di correttezza ho adottato anche una ulteriore condizione. Ossia: anche se il conducente non è presente, ma è presente il passeggero la telecamera non deve rilevare l’infrazione. In quel caso quindi la pattuglia si ferma e interpella il passeggero. Condivido l’utilizzo della fotocamera per la sosta seconda fila, ad esempio in Via Mazzini c’è una presenza costante dei veicoli in seconda fila.
Quindi tutto regolare?
Assolutamente sì.