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01/04/2014 01:36:00

Manconi: "Subito un decreto legge sul voto di scambio"

 “La riforma dell’articolo 416ter, relativo al voto di scambio politico-mafioso, suscita molte perplessità”. Lo afferma in una nota il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani a Palazzo Madama.

A fronte delle questioni ancora in discussione sul testo, Manconi lancia un appello al Governo: “Mi auguro – dice – che, se le aule parlamentari non potranno rivedere un’ultima volta e definitivamente il testo in esame il Governo adotti un decreto-legge che renda operativa sin dalle prossime elezioni europee e amministrative la nuova disciplina del voto di scambio”.

Il provvedimento, spiega l’esponente democratico, suscita dubbi “da una parte in chi da anni si batte per una riforma che renda effettivamente perseguibili comportamenti che alterano il sistema della rappresentanza democratica; dall’altra in chi teme che una disciplina di dettaglio finisca con l’imbrigliare l’iniziativa delle autorità inquirenti in un dettato normativo privo dei requisiti fondamentali delle leggi penali”. "In particolare – sottolinea ancora Luigi Manconi – sono due le questioni controverse. La ‘consapevolezza’ nel candidato di incorrere in uno scambio politico-mafioso e il fatto che la sua mera ‘disponibilità’ ad adoperarsi integri già gli estremi del reato”.

“Per fortuna – dice l’esponente Pd – magistrati non sospettabili di indulgenza verso i poteri criminali come Giancarlo Caselli e Rodolfo Sabelli hanno chiarito che si tratta di riferimenti che possono essere espunti dalla formulazione dell’articolo 416ter. La consapevolezza della situazione delittuosa è, secondo Caselli, scontata in un reato doloso, mentre la mera disponibilità a scambiare qualcosa in cambio del voto appare a Sabelli una violazione del principio di tipicità delle norme penali già soddisfatto dalla possibilità di un sostegno elettorale offerto in cambio di danaro o altra utilità”.