L’incontro, prima di tutto. Poi le relazioni. E ancora la gratuità e l’agire come modo di essere. Su queste tematiche il Vescovo monsignor Domenico Mogavero ha parlato con gli amministratori locali nel consueto ritiro prima della Pasqua, quest’anno svoltosi nella parrocchia Santa Caterina V.M. di Salaparuta. Non a caso don Edoardo Bonacasa, direttore dell’Ufficio diocesano per i problemi del lavoro ha scelto il piccolo centro del Belice per il ritiro. Comunità dove si “vivono” più delle grandi città le relazioni. «Guai chi si fa arbitro della libertà del prossimo – ha detto il Vescovo nella sua riflessione - l’altro deve essere lasciato libero di fare le sue scelte». E ancora il Vescovo: «Non priviamoci di ciò che, anche casualmente, ci capita e ci stimola nella vita». Poi un interrogativo con quattro percorsi offerti ai politici su cui riflettere: «Gesù è il nostro sogno?». Quindi le sollecitazioni del Vescovo agli amministratori sul «ricordo di incontri positivi o negativi che sono rimasti nella vostra memoria?», «se la gratuità è una costante della vostra vita?», e ancora «se vi succede spesso di cambiare idea o bandiera e che questo cambiare sia frutto di una scelta sapiente oppure è il comportamento dei voltagabbana?». L’ultimo percorso di riflessione offerto dal Vescovo è stato quello sul modo di agire «se rispecchia il vostro modo di essere? Cioè le vostre parole sono avvalorate da una condotta corretta?». Sulle potenzialità del territorio ha parlato il sindaco di Salaparuta Rosario Drago, puntualizzando altresì che «c’è oggi, più di ieri, la necessità di una guida precisa». Dell’importanza degli incontri e dell’ascolto lo ha ribadito il presidente del consiglio comunale del piccolo centro, Antonino Cinquemani, mentre il sindaco di Vita, Filippa Maria Galifi ha evidenziato come «le cose buone vanno tenute in considerazione da qualsiasi parte arrivano, anche delle opposizioni nell’ambito politico. Amministrare significa non legare il proprio operato ad un ritorno elettorale, ma guardare lontano con l’idea anche di passare il testimone». «Bisogna costruire la speranza» ha detto l’onorevole regionale Antonella Milazzo, mentre il sindaco di Castelvetrano Felice Errante ha ribadito come «al di la del livello individuale di spiritualità di ognuno di noi, le persone intelligenti sono quelle che non danno tutto per scontato. Cambiare idea appartiene all’uomo intelligente che confrontandosi con gli altri può modificare alcune sue prese di posizione». Ed Errante, nella cui città attualmente si sta vivendo con apprensione la questione del gruppo “6GdO” (ex Grigoli) ha detto: «Da amministratori non si riesce ad accontentare tutti. Ma quando da sindaco torno a casa ho l’animo sereno di avere fatto tutto quello che ho potuto per aiutare gli altri».