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30/05/2014 07:24:00

Marsala, truffa all'Inps. Quattro già condannati. Nove a processo

Quattro dei quindici braccianti agricoli coinvolti nell’indagine della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura su una truffa all’Inps (indennità di disoccupazione ‘’indebitamente’’ percepite) hanno preferito patteggiare la pena. Il gup Francesco Parrinello ha condannato a dieci mesi di reclusione Antonino Sciacca e Andrea De Pasquale, mentre un anno è stato inflitto a Tommaso Pipitone e otto mesi a Gaspare Giacalone. Sono stati, invece, rinviati a giudizio Francesco De Vita, Matteo Zerilli, Ignazio Fabio Lombardo, Giovanni Giacalone, Antonio Francesco Monaco, Emanuele Mangione, Giacomo Cosentino, Pasquale Zichichi e Marcella Barbara Giacalone. Ha scelto il rito abbreviato Pasquale Paladino, mentre è stata stralciata la posizione di Salvatore Ampola. Alcuni di loro hanno già restituito le somme indebitamente incassate. Complessivamente, la truffa all’Inps, secondo l’accusa, sarebbe stata di circa 300 mila euro. I fatti contestati sono relativi al periodo compreso tra il 2006 e il 2009. L’indagine, nel luglio 2013, era sfociata nell’arresto di Giacomo e Piernicola Abrignani, di 61 e 37 anni, padre e figlio, ex rappresentate e impiegato della sezione di Strasatti della Confederazione italiana agricoltori, e di Giacomo Passalacqua, di 71 anni, commercialista, responsabile delle Acli nella stessa borgata marsalese. Passalacqua, davanti al gup, ha patteggiato la pena ed è stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa). Giacomo e Piernicola Abrignani, invece, sono già sotto processo davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone. I braccianti risultavano alle dipendenze di un agricoltore di Petrosino, l’estensione dei cui terreni, però, non giustificava l’impiego di tanti operai. Era inevitabile, dunque, che prima o poi qualcuno si accorgesse della truffa.