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31/05/2014 06:54:00

Malasanità. Tre medici di Marsala condannati a pagare 500.000 euro

 Tre medici del reparto di Ortopedia del vecchioOspedale ''San Biagio'' di Marsala, condannati nel 2003 a un anno di carcere ciascuno per lesioni colpose gravi, sono stati, adesso, condannati anche in sede civile a risarcire, in ‘’solido’’ con l’Asp, la vittima di un clamoroso caso di malasanità. Quest’ultima, ora 35enne, è Simone Amato, che nel marzo del 1996, in conseguenza di un incidente stradale, arrivò in ospedale con tibia e perone fratturati. Sembrava un caso semplice e invece, nel giro di pochi giorni, la gamba del giovane andò in cancrena. A una settimana dal ricovero, i genitori decisero di portare il ragazzo al ''Rizzoli'' di Bologna. Ma ormai era troppo tardi. I medici bolognesi, per evitare conseguenze ancora più gravi, furono subito costretti ad amputare l’arto. Alla base, secondo l’accusa, vi fu la responsabilità dei medici marsalesi, che vennero processati con l’accusa di avere fatto andare in cancrena la gamba per ‘’imprudenza, negligenza e imperizia’’. Fu loro rimproverata anche la ‘’violazione delle regole dell' arte medica’’. Nell’aprile 2003, i tre medici condannati in sede penale furono Cristoforo Grammatico, primario di Ortopedia, Giuseppe Salvatore Marino e Nicola Voluti. I tre sanitari, assieme all' Asl di Trapani, furono, inoltre, ritenuti civilmente responsabili e condannati a pagare, a titolo di ''provvisionale'', in attesa cioè della causa civile adesso giunta a conclusione, un risarcimento danni di 52 mila euro. Fu, invece, assolto il quarto imputato, il dottor Carmelo Scuderi. Ad emettere la sentenza fu il giudice monocratico Roberta Nodari. Ora, il giudice civile Manuela Palvarini ha stabilito che Grammatico, Marino e Voluti, nonché l’Asp, devono risarcire Simone Amato con 517.984 euro. Cinquantamila euro, invece, dovranno essere versati ai genitori del ragazzo, Salvatore Amato e Rosaria Errera. Simone Amato si fratturò la gamba sulla via Mazara, cadendo con la sua vespa, pare, a causa di una buca nell’asfalto.