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12/06/2014 09:00:00

Marsala, sequestrano e rapinano connazionale. Braccialetto elettronico a due romeni

L’ufficio G.I.P. del Tribunale del centro lilybetano ha convalidato due fermi effettuati dai Carabinieri della Stazione di San Filippo di Marsala, diretti dal maresciallo Francesco Vesuvio, nei confronti di due soggetti romeni per i reati di sequestro di persona, rapina e lesioni personali in concorso.
Si tratta di Surubaru Ioan Daniel ed Olariu Florin, rispettivamente 29enne e 22enne, entrambi pregiudicati e senza fissa dimora.
Nel dettaglio, la notte del 31 maggio scorso, in seguito ad una segnalazione pervenuta al 112, in contrada San Leonardo è stata inviata una pattuglia in servizio sul territorio per una grave aggressione ad opera di alcuni suoi connazionali nei confronti di un cittadino rumeno, che senza un particolare motivo era stato fatto salire con la forza sulla loro autovettura e picchiato violentemente.
Subito giunti sul posto, i militari dell’Arma grazie ai racconti della vittima dell’aggressione e della sua convivente sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’evento delittuoso, identificandone gli autori che però nel frattempo avevano fatto perdere le loro tracce.
La parte offesa, una volta dimesso dal nosocomio di Marsala con una prognosi di 7 giorni per una frattura alle ossa nasali, trauma cranico e ferite lacero contuse sul corpo, ha fornito ai Carabinieri di San Filippo ulteriori dettagli di quella terribile notte: ricostruendo quei momenti di paura, ha raccontato come è stato scaraventato in macchina e condotto con la forza in un campo dove è stato legato e percosso con violenza; nella circostanza, inoltre, i suoi aguzzini gli hanno sottratto tutti i soldi che aveva in tasca, ovvero 160 euro, e dopo aver più volte cercato di legarlo ad un albero, Surubaru e Olariu in maniera alternata lo hanno continuato a colpire con calci e pugni. Quando ormai la situazione sembrava volgere al peggio, però, i due hanno desistito dal continuare la condotta delittuosa, abbandonando la vittima nei pressi dell’abitazione della convivente che ha subito chiamato i Carabinieri.
Dopo una repentina attività investigativa avviata sin dai primi momenti e diversi giorni di ininterrotte ricerche presso tutti i domicili occupati dai due soggetti ed i luoghi da loro frequentati, i militari dell’Arma sono riusciti a scovarli ed a sottoporli ad un fermo di indiziato di delitto, sussistendo a loro carico gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo che la loro fuga continuasse. Terminate le formalità del caso, per i due si sono aperte le porte del carcere di San Giuliano di Trapani, in attesa della convalida dei fermi
Le successive indagini, inoltre, hanno permesso di ricostruire anche il concorso ai fatti appena narrati di C.G.A. e M.C., rumeni rispettivamente 29enne e 36enne, denunciati a piede libero per aver avuto un ruolo marginale nella vicenda.
Grazie agli elementi forniti ed agli indizi raccolti, l’Autorità giudiziaria lilybetana ha convalidato i fermi operati, disponendo nei confronti dei due malviventi l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.