Una condanna, evidentemente, non gli è bastata. E così, adesso, è nuovamente finito sul banco degli imputati con la stessa accusa: tentata estorsione per aver cercato, con minacce, di farsi dare del denaro da chi aveva parcheggiato l’auto dove lui faceva il parcheggiatore. Abusivo, naturalmente. Protagonista il 39enne marsalese Antonino Purello, condannato, nel maggio 2013, dal giudice Riggio a un anno e 8 mesi per tentata estorsione ai danni di un automobilista: un pilota straniero al quale, nel parcheggio accanto al Monumento ai Mille, aveva chiesto 5 euro. In questo secondo caso, sempre nel parcheggio dell’ex Salato, la sua vittima è stata una donna, alla quale sarebbe stato intimato di pagare, pena il danneggiamento dell’auto. Sul posto, avvertiti da un uomo che stava assistendo alla scena, sono intervenuti i vigili urbani. Ne è nato, quindi, un parapiglia con parolacce, calci e spintoni. Impossibile riportare la calma. Nel frattempo, era arrivato anche il comandante Vincenzo Menfi che, ascoltate le parti, ha poi tratto in arresto il posteggiatore con l’accusa di tentata estorsione aggravata. Nell’ultima udienza, davanti al giudice Riccardo Alcamo, sono stati ascoltati quattro testimoni dell’accusa. Compresa la donna che avrebbe ricevuto le richieste di denaro che ha riferito di essere stata offesa. Tra i testi anche il comandante Menfi, che ha condotto le indagini e i due ispettori che hanno effettuato l’intervento sul luogo. Il 25 luglio la prossima udienza del processo.