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10/07/2014 07:00:00

Marsala, Villa Genna discoteca è subito marcia indietro. Ritirata l'autorizzazione

Chiusa alla prima serata. Villa Genna discoteca non parte con il piede giusto. La storica villa gentilizia sul lungomare Spagnola, a Marsala, di proprietà del Comune e in concessione alla Cooperativa Airone era stata destinata a discoteca la scorsa settimana. Un utilizzo, quello della storica villa come discoteca, non previsto dal contratto di concessione, come abbiamo raccontato. Villa Genna, nelle intenzioni dell’Amministrazione al momento dell’affidamento alla Cooperativa, doveva essere un polmone della città e luogo di ritrovo per camperisti. Così non è proprio andata in questi mesi, e la settimana scorsa si è deciso di organizzare serate danzanti. Ma le cose non sono andate per il verso giusto. Perché sarebbe stata revocata la licenza da parte della Commissione pubblici spettacoli. Nella serata inaugurale di venerdì, intorno alle 3 di notte, le forze dell’ordine hanno ispezionato la villa e avrebbero notato che la zona che avrebbe dovuto ospitare i camper, come da contratto, sarebbe stata invece usata come parcheggio delle auto per i clienti del locale. La segnalazione alle forze dell’ordine sarebbe inoltre partita da chi abita nelle vicinanze della villa, per via dell’elevato volume della musica. Immediatamente, dagli uffici del Comune, è partita la revoca dell’autorizzazione.
Voci di corridoio parlano di una furiosa Giulia Adamo alla notizia della trasformazione di Villa Genna. Perché era molto contenta quando diede in concessione per 15 anni la gestione di "Villa Genna". Dopo anni di abbandono la Villa gentilizia che sorge alle porte dello Stagnone doveva tornare aperta a tutti. La gestione Villa Genna, un anno fa, è stata affidata alla Cooperativa Airone, espressione del crocettiano Antonio Parrinello. Durata della concessione: 15 anni. Tantissimi, un vero affare. In quest'anno poco e niente è stato organizzato nel giardino. E' stata inaugurata con il raduno nazionale dei ragazzi di Libera. Poi qualche sagra, una manifestazione ippica. Nel mezzo tanto degrado. Cespugli alti, palme spoglie, spazzatura e locali non mantenuti.Tanti gli interventi in consiglio comunale e da parte di cittadini e associazioni. “Come mai non prende provvedimenti contro la ditta/cooperativa che detiene la gestione della Villa, mentre emette ordinanze contro chi non cura il verde attorno alle proprie case?” si è chiesto un lettore. Il Comune aveva anche provveduto alla sicurezza, con le guardie ambientali.
L'appalto prevede la gestione di tutta Villa Genna, con esclusione dell'area destinata a maneggio. Era previsto un parcheggio per camper con i mezzi che entravano dall'ingresso principale, quello che dà sulla punta Palermo, e da lì, in un percorso obbligato,per stazionare in un'area nella parte nord della villa. La gestione comprende anche le due strutture adibite a ristorante e caffetteria. E’ compito della cooperativa l'ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione dell'area camper (le ha ottenute?). Resta come parco pubblico - la cui manutenzione dovrebbe essere curata dalla cooperativa - solo il triangolo che va dal viale principale alla punta della villa che dà sull'incrocio con la Sp 21. Alla gara per la gestione, vinta dalla Cooperativa Airone, hanno partecipato in tre. La valutazione è stata fatta su base discrezionale, dando un punteggio alla migliore idea progettuale. Quella della Cooperativa Airone è stata definita "completa, dettagliata ed esaustiva". Il progetto del Comune era quello di fare a Villa Genna un'area per camper "attrezzata ed integrata con il territorio".

Il presidente della Coop, Carlo Bertolino, aveva replicato che “la Cooperativa Sociale Airone ha affrontato le spese per il recupero di “Villa Genna” (parla di 400 mila euro, ndr), una iniziativa privata, dettata soprattutto dall’amore per il proprio territorio e dall’ ambizione di assistere alla trasformazione della struttura, in un luogo capace di produrre cultura e socialità. La nostra è un’iniziativa imprenditoriale, perciò deve essere sostenibile economicamente, questo significa che l’attività deve essere redditizia”.