Una storia tutta italiana, perché Patrice Evra, se, come pare, firmerà per la Juve, tornerà al passato. Il francese, reduce dal Mondiale e chiusa la gloriosa parentesi al manchester United, in Italia ha avuto la sua genesi. Leggasi Marsala in C1, dopo un provino al Torino nel 1998 e una breve parentesi al Monza, trampolino di lancio della sua strepitosa carriera: Nizza prima, poi Monaco (quattro stagioni con tanto di finale Champions persa contro il Porto di Mourinho) e finalmente lo United. E adesso la Juventus. Evra è un difensore duttile: prima ala sinistra, poi difensore sulla stessa fascia. Un'idea di Sandro Salvioni (allenatore nel Nizza nel 2000), a cui Evra è molto grato: "spostarmi in difesa mi ha regalato una grande carriera". Ruolo che ha conquistato anche Sir Alex ferguson con cui ha vinto 5 Premier League e una Champions a Mosca contro il Chelsea in finale. Un viaggio lunghissimo; 16 anni di storia con un epilogo dalle tinte bianconere. E' questione di poche ore. E forse Evra tornerà "italiano". Alla corte di Antonio Conte.
Il suo trampolino di lancio è stata la Lega Pro, allora Serie C, con la maglia del Marsala. 24 presenze e 3 gol nella stagione 1998/1999.
Racconta Fabio Tartamella per La Repubblica: "La sua magrezza atavica suscitò immediatamente tenerezza nei dirigenti del Marsala. Era l' estate del 1998, Patrice Evra aveva compiuto 17 anni da un paio di mesie arrivòa Norcia, dove i suoi futuri compagni stavano svolgendo il ritiro precampionato (nella stessa località umbra, peraltro, c' era anche il Palermo). Gli misero subito in mano un panino con il salame e lo divorò. Questo il primo impatto di Evra con il calcio professionistico". Quel Marsala gioca col 4-3-3 ed Evra gioca come esterno d'attacco. Sarà ceduto al Monza per appena 250.000 Euro.