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02/09/2014 06:30:00

L'ospedale di Marsala compie 5 anni. Carini: "Orgoglioso di quell'atto coraggioso"

Cinque anni fa cambiava radicalmente la sanità marsalese. Apriva il nuovo ospedale Paolo Borsellino di Contrada Cardilla, sulla via Salemi. Un’opera cominciata 30 anni prima, costata 70 milioni di euro, che da anni sembra dovesse aprire da un momento all’altro. Poi ritardi su ritardi, nell’ultimazione dei lavori. Alla fine, era l’aprile del 2009, ci ha pensato l’allora sindaco Renzo Carini a chiudere la questione: “Mi ero stancato, visto che nessuno si muoveva, l’ospedale era pronto, ho deciso di forzare la mano e fare un’ordinanza per trasferire tutto dal vecchio e fatiscente San Biagio al nuovo ospedale”.
L’ordinanza era stata firmata ad aprile, ma è stato tra la fine di agosto e i primi di settembre di 5 anni fa che il nuovo ospedale ha preso vita. Prima è stato trasferito il pronto soccorso, era il 24 agosto, poi tutto il resto. Con la riunione conclusiva dell’operazione con il manager dell’Asp di Trapani, Gaetano D’Antoni, il 27 agosto. L’ultimo step, l’apertura dei reparti nei primi giorni di settembre. Era tutto pronto, i macchinari, le barelle, l’edificio ritinteggiato. Là, in centro, c’era il vecchio San Biagio, agonizzante, pericolante. Con carenze strutturali e igienico sanitarie da terzo mondo.
“Un atto coraggioso”, Carini l’ha sempre definita così quell’ordinanza che ha emesso per aprire il nuovo ospedale. Una forzatura, ma - spiega l’ex sindaco - “fatta dopo tante riunioni alla presenza del prefetto, non potevo più assistere al rimpallo di responsabilità. E’ stato un provvedimento coraggioso fatto nell’interesse dei cittadini. Avevo capito che non si poteva più tergiversare, era il momento di assumersi delle responsabilità, nessuno si muoveva, all’Asp come alla Regione, c’era una situazione di stallo, e il nuovo ospedale rischiava di diventare un’altra incompiuta per la città di Marsala”. Carini è fuori dalla politica attiva, “non sono più interessato, ho già dato”, ma si riempie il petto d’orgoglio quando pensa alla vicenda dell’ospedale: “grazie al fatto di avere il nuovo nosocomio Marsala non fu declassificata nella mappa della sanità siciliana, e il nostro ospedale diventò punto di riferimento in provincia di Trapani quando ci fu la rimodulazione fatta dal manager dell’Asp De Nicola. Dovevamo superare una palude burocratica, e l’abbiamo fatto con coraggio”.
Cinque anni dopo il Paolo Borsellino è una struttura che subisce le decisioni di Trapani e Palermo. E’ in cantiere una nuova riforma, quella degli ospedali riuniti. Al di là di tutto, dell’”atto coraggioso”, l’ospedale di contrada Cardilla soffre la carenza di personale, la mancanza di posti letto, reparti che funzionano a singhiozzo. Carini lo sa: “abbiamo rischiato e fatto un enorme sforzo, ora l’ospedale va potenziato altrimenti sarebbe tutto inutile”.