Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
10/09/2014 07:00:00

Tasse e bilancio a Marsala. Anastasi: "No al populismo. Dobbiamo essere responsabili"

Guglielmo Anastasi, consigliere comunale a Marsala, cosa ci aspetta con la Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili?

 

C’è un problema di bilancio. In tutti i comuni sta succedendo qualcosa di spaventoso. Lo Stato e la Regione non manda più soldi ai Comuni. Siamo costretti a friggere nel nostro olio, nell’olio dei nostri concittadini. Se non arrivano i soldi dallo Stato li dobbiamo prendere da qualche altra parte se vogliamo garantire dei servizi.

 

Quindi Tasi, Tari, Iuc.

 

Non si sta capendo più nulla.

 

Ma il Consiglio comunale cosa può fare?

 

Sarebbe facile dire “non voto la tasi” e poi fare del populismo. Ma se il consiglio comunale non vota la Tasi i soldi per i servizi dove li prendiamo?

 

Molti sindaci in Italia stanno mettendo l’aliquota zero per la Tasi, anche per una forma di protesta contro lo Stato.

 

A Marsala non c’è un sindaco. Quindi questa iniziativa politica non si può fare. Il commissario non farà mai una protesta del genere. Il nostro compito è quello di mettere meno tasse possibili. La soluzione si può trovare con un’Amministrazione intelligente che riesca a trovare un modo alternativo per reperire fondi.

 

Bologna deve già recuperare sei milioni di euro.

 

Se non troviamo i soldi poi sforiamo il patto di stabilità, e arrivano davvero le mazzate. E’ vero che ci sono delle forme che permettono ai comuni di incamerare delle somme. Ma occorre vedere come. Occorrono soluzioni alternative.

 

Ce ne dica una.

 

Quella di collegarci in maniera più forte con l’Europa. Portare avanti dei progetti europei.

 

Quanto le manca Giulia Adamo?

 

Giulia Adamo chi?

 

Non faccia battute alla Renzi, Anastasi.

 

Rispondo seriamente?

 

Vada.

 

E’ stato il peggior sindaco che questa città abbia mai avuto.

 

Ma lei l’ha votata.

 

Pensavo fosse la persona ideale per risolvere i problemi. Politicamente ha dimostrato di avere dei limiti incredibile.

 

Il giudizio sull’amministrazione Adamo sembra esser passato in secondo piano rispetto alla vicenda delle sue dimissioni e ai suoi problemi giudiziari. Come se in questi due anni non sia successo nulla. Per la prossima elezione del sindaco, quanto sarebbe importante fare i conti col passato, o bisogna ddare finta che non sia successo niente.

 

Dobbiamo fare i conti col passato, e individuare nel prossimo sindaco una persona che abbia maturato una certa esperienza amministrativa ma occorre un sindaco, buono, altruista, disponibile e aperto al dialogo.

 

Lei dove si colloca?

 

Il giudizio su di me lo devono esprimere gli altri. So di essere una persona molto altruista. Sono stato sempre pronto al dialogo. Ogni mattina quando vado in consiglio comunale mi fermano tante persone che mi dicono i loro problemi. Raramente scappo o dico di avere fretta.

 

Sempre a proposito del totosindaco. I nomi che si fanno sono quelli di Alberto Di Girolamo, Enzo Sturiano, però sembra tutto un dibattito interno al centrosinistra. Finisce qua la politica a Marsala?

 

Bisogna fare i conti con l’altra parte politica.

 

Quindi c’è un’altra parte politica a Marsala…

 

Certo. Vi assicuro che il centrodestra dirà la sua in campagna elettorale.

 

Il nome che gira è quello di Paolo Ruggieri. Lui dice: “mi potrei candidare ma non ci devono esser sigle politiche e solo liste civiche”.

 

Non esiste, Ruggieri è una brava persona. Ma non piò fare a meno dei partiti.

 

Esistono ancora, i partiti?

 

Sì, è cambiato molto è vero. I partiti di centro destra stanno tentando di ricompattare un polo. Compreso con l’Udc.

 

Esiste ancora?

 

A quanto pare sì.

 

Ci sarà un circolo dove giocano a carte.

 

Un partito cresce se c’è un leader forte. Nell’Udc c’’è Turano, una persona davvero in gamba.