Nella riunione del coordinamento di circolo di Paceco tenutasi la scorsa settimana ho esplicitato ai presenti le mie dimissioni dalla segreteria anticipate per iscritto al segretario e a tutti gli altri componenti.
Non è stato un gesto impulsivo ma ben ponderato e conseguente all'operato, o meglio non operato, della segreteria stessa in questi mesi.
Ho accettato di far parte della segreteria del circolo, su invito rivoltomi dal Segretario, all'indomani delle primarie dove l'area Civati, da me rappresentata, ha raggiunto un risultato notevole. Ho creduto, o forse sperato, che si potesse arrivare ad una gestione unitaria del partito.
Pensavo allora che con il contributo di tutti, e quindi anche con il mio, si potesse avviare una stagione nella quale il partito sì ergesse a protagonista del dibattito politico con proposte che sarebbero servite a delineare il possibile sviluppo socioeconomico del nostro Comune.
Così non è stato, il segretario si è rifiutato di assegnare le deleghe ai componenti della segreteria relegando la stessa ad un ruolo marginale, se non del tutto nullo, con la conseguenza che l'intera attività politica del partito è rimasta paralizzata. Abbiamo continuato a vivacchiare lasciando tutta l’iniziativa politica nelle mani dell’amministrazione e la linea del Partito, se mai ce n’è una, in quelle dei Consiglieri e degli Assessori che ci rappresentano.
Le vicende, a tutti note, del regolamento degli orti urbani e della riperimetrazione della riserva sono solo due esempi, sia pur significativi, di come questo partito non riesce ad avere una linea e quando a fatica la trova non riesce poi a metterla in pratica. Per restare ai nostri giorni, anche se sembrerà incredibile, nessun incontro si è tenuto a nessun livello per discutere della politica fiscale del Comune.
Io ho un’idea diversa della politica. Credo che gli elettori e gli iscritti del PD meritino una gestione chiara e partecipata che li avvicini al luogo delle decisioni e non li tenga in disparte ricordandosene solo in occasione delle tornate elettorali.
A differenza di altri, non cerco medaglie o titoli da aggiungere al curriculum, cerco le opportunità per mettere in condivisione le mie idee sperando di dare un contributo utile alla mia comunità.
Accetto la sfida dell’opposizione. Continuerò a dare il mio contributo nel coordinamento, sfruttando le prerogative di questo ruolo, ed a rappresentare il circolo nell'assemblea provinciale, cercando inoltre spazi diversi per esaltare intelligenze e competenze che sono certo i nostri attuali e futuri elettori sono in grado di esprimere.