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14/09/2014 06:00:00

I Comuni trapanesi alle prese con la Tasi. Chi risparmia e chi no

Tutti i comuni della provincia di Trapani in questi giorni hanno affrontato la Tasi. La nuova tassa sui servizi indivisibili, che poi tanto nuova non è perchè come l’Imu e la vecchia Ici serve per tassare la prima casa dei cittadini. Consigli comunali alle prese con aliquote, regolamenti, con il far quadrare i conti. Ragionieri curvi su tabelle e calcoli per un’opera di taglia e cuci dei conti dei Comuni. Le aliquote Tasi alla fine sono state approvate. Non senza polemiche, ovviamente.
Partendo da Trapani, dove il consiglio comunale ha approvato una aliquota dell’1,7 per mille bocciando l'aliquota del 2,5 per mille, il massimo, prevista dalla Giunta Damiano. Ciò comporta anche un terremoto nel bilancio comunale, che è tutto da rifare, e la conferma che il sindaco ha una maggioranza che vacilla in consiglio comunale.
La diminuzione dell’aliquota Tasi a Trapani arriva dopo le proteste di piazza dell’anno scorso sulla Tares. Soddisfatti Pd e Forza Italia. Per Damiano e i suoi tecnici adesso ci sarà da mettere mano agli sprechi e tagliare.
Anche a Marsala il consiglio comunale ha ridotto, in extremis, l’aliquota Tasi all’1.5 per mille rispetto alla proposta del commissario straordinario Giovanni Bologna e dei dirigenti dell’aliquota al 2,5 per mille. La votazione è arrivata al termine di due sedute lunghissime. Il Pd è soddisfatto della votazione, anche se avrebbe preferito l’aliquota base all’1 per mille. Ma la diminuzione dell’aliquota comporta sì un risparmio per i cittadini, ma anche meno incassi per l’ente. Di questo è preoccupato Bologna, che adesso, assieme a dirigenti e consiglio comunale, dovrà far quadrare i conti e tagliare le spese superflue.
Ad Alcamo il consiglio comunale ha approvato l'aliquota Tasi, e sovvertendo la proposta dell'Amministrazione Comunale, è stata ridotta di un punto, passando da 2,5 per mille (il massimo) a 1,5 per mille. Ciò manda all'aria il bilancio del Comune, perchè manca un gettito di più di un milione di euro. E' anche per questo che è scattato il blocco delle spese paralizzando servizi, contributi, manutenzioni e altro, in vista dell'approvazione del bilancio, entro il 30 Settembre.
Mantiene l’aliquota massima invece Mazara del Vallo. Approvata dal consiglio comunale la proposta dell’amministrazione guidata da Nicola Cristaldi dell’aliquota al 2,5 per mille. I numeri in consiglio comunale ci sono per la riconfermata amministrazione Cristaldi che si è presentata compatta al primo appuntamento con le tasse in consiglio comunale. Ma rimane comunque il dato dell’aliquota massima.
Rivoluzionario invece quanto successo a Favignana, dove il consiglio comunale ha approvato il regolamento Tasi e Iuc. E qui la tassa sui servizi indivisibili ha una aliquota pari a 0, come proposto dall’amministrazione Pagoto. L’atto è stato votato all’unanimità della maggioranza (l’opposizione si è astenuta). Il Comune di Favignana – tra i pochi ad aver agito in questa direzione – quindi, non fara' pagare la Tasi ai propri cittadini.
Situazione complicata intanto a Paceco. Con il consiglio comunale convocato in seduta straordinaria, e polemiche tra maggioranza e opposizione. Quest’ultima, con il gruppo “Insieme per cambiare Paceco” ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura ipotizzando l’abuso d’ufficio ai danni del consiglio comunale. Tutto ciò dopo l’approvazione dell’aliquota al 2,7 per mille. A Petrosino invece la Tasi è al 2,5 per mille sulla prima casa. Per tutti l’acconto sulla tassa ha scadenza il 16 ottobre.