Il miglior medico, in Sicilia, resta sempre l'aereo. Non finiscono, infatti, i viaggi della speranza verso le strutture sanitarie del Nord (Roma, Firenze, Milano, Bologna....) dei siciliani, che qui non trovano le risposte adeguate a ciò che hanno bisogno. Un'emigrazione che rappresenta, oltre che una mortificazione, un costo enorme per la Regione Siciliana. L'assessorato regionale alla Salute, guidato da Lucia Borsellino, ha diffuso gli ultimi dati sulla "migrazione". Nell'ultimo triennio 2011-2013 i ricoveri in trasferta sono diminuiti quasi del 15 per cento: sono passati dai 56.714 del 2010 ai 48.385 del 2013. Colpa, sicuramente, anche della crisi economica. Ma è importante notare che, di conseguenza, è in calo pure la spesa sostenuta dalla Regione per rimborsare le altre regioni ospitanti: dagli oltre 208 milioni di euro del 2010 si è passati ai 206,3 del 2011 e ai quasi 197 del 2012, per giungere ai 190,5 del 2013 e alla previsione di circa 180 per il 2014.
Tra le prime dieci cause di ricovero fuori dai confini della Sicilia svettano ortopedia e traumatologia (7.498 ricoveri nel 2013, nel 2010 furono 8.272), chirurgia generale (5.274 nel 2013 contro i 5.699 del 2010) ed urologia (3.181 lo scorso anno, mentre nel 2010 erano stati 3.455). A seguire: recupero e riabilitazione funzionale, medicina generale, ostetricia e ginecologia, oncologia, otorinolaringoiatria, cardiologia e pediatria. L'unica disciplina dove nel 2013 rispetto all'anno precedente sono aumentati i "viaggi della speranza" è chirurgia generale con 5.274 ricoveri contro i 5.240 del 2012.
Tra le regioni che ospitano malati siciliani, primeggia la Lombardia (14.892 ricoveri nel 2013 contro i 16.954 del 2010), seguita da Veneto, Lazio e Toscana (tutte e tre poco oltre i 4.500 ricoveri).
Soddisfatta dai risultati fin qui ottenuti l'assessore Lucia Borsellino: «Prosegue il trend positivo, indice del costante miglioramento dell'offerta e della qualità dei servizi erogati dal sistema sanitario siciliano». Per quanto riguarda le spese di rimborso sostenute dalla Regione siciliana, sono in netto calo quelle per oncologia (-12 per cento lo scorso anno rispetto al 2012) cardiochirurgia (-11,4%).
Lucia Borsellino, assessore dal 2012 con Crocetta, dopo essere stata "spalla" di Massimo Russo ai tempo del governo Lombardo, potrebbe però presto lasciare la Giunta regionale. Lo aveva fatto capire lei, qualche settimana fa parlando di un "futuro lontano dalla Sicilia", in riferimento alle polemiche che i figli di Paolo Borsellino - il magistrato ucciso dalla mafia nel 1992 - devono subire rispetto alle loro carriere e alle scelte politiche e di vita che fanno. Ma secondo i rumor c'è qualcosa di più: Lucia Borsellino vuole andare via perchè delusa dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Non è un addio di poco conto, perchè Crocetta nominò Lucia Borsellino assessore già in campagna elettorale, ancora prima di vincere le elezioni. Secondo le voci, la Borsellino potrebbe approdare in una delle direzioni strategiche del ministero della Salute o in uno degli osservatori dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Sulla sua scrivania ancora tanti dossier da completare: le nomine della sanità siciliana da definire, e il nuovo piano ospedaliero che al Ministero della Salute, a Roma, hanno già bocciato due volte.