Lo aveva annunciato in diretta Tv, all'Arena di Giletti, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta: “Abolisco le province”. Aveva predisposto la riforma con i Liberi consorzi di Comuni che avrebbero preso il posto delle Province. Ma questa riforma è rimasta a metà. Nel frattempo il governo nazionale vara una legge sempre sulle province, che va avanti. E c'è il paradosso che in Sicilia, dove si era annunciata la riforma prima di tutti, le Province sono ancora commissariate. Nel resto d'Italia in questi giorni si stanno facendo le elezioni indirette delle nuove Province secondo la riforma Delrio. Molti deputati regionali hanno chiesto a Crocetta di annullare tutto e adottare la riforma del Governo. Mimmo Turano, deputato regionale all'Ars e ultimo presidente della Provincia di Trapani, cosa pensa di tutta questa vicenda?
Quello di Crocetta è stato un grande annuncio, ma non è stato fatto nulla. La legge prevedeva che entro il 30 di settembre avremmo dovuto approvare una nuova legge per definire compiti, competenze e risorse per i nuovi Consorzi di Comuni. Ma di tutto ciò non si è visto niente. Siamo rimasti incastrati.
Come vede l'ipotesi di recepire la legge Delrio?
Con qualche piccolo aggiustamento mi sembra interessante.
A proposito di aggiustamenti, lei è favorevole all'elezione diretta?
Certo. Ma dobbiamo essere franchi. Se si sono pronunciati i partiti io dovrò tenere conto di quello che pensa il mio partito, l'Udc, che (a mio avviso sbagliando) non è mai stato tenero nei confronti delle Province. A me fanno paura i commissariamenti, quando qualcuno decide chi mettere in un posto. Meglio far decidere i cittadini. Sarei per l'elezione diretta, almeno per il presidente dei futuri Consorzi.
Se non dovesse passare?
Allora non bisogna più tenere in questo pantano le Province, che secondo me sono un organo indispensabile.
Guardando a Trapani. Con le vicende dell'Ente Luglio, della Biblioteca Fardelliana, del Consorzio Universitario, dell'Aeroporto, questo periodo di commissariamento sembra essere servito per capire che le Province servono a qualcosa.
In tutto il mondo esistono gli organi intermedi. Non è che tutto il mondo va da Giletti. La Provincia serve, perchè è un organo per predisporre la pianificazione di competenze che sono sovra-comunali. E' un organo indispensabile perchè lo Stato è notoriamente lontano, la Regione anche, e chi deve programmare, ad esempio, le discariche in una provincia? Facciamo 24 discariche, una per ogni Comune, in provincia di Trapani?
L'argomento discariche non lo cita a caso. Anche qui si sta parlando di una riforma, quella degli Ato rifiuti, che è avvenuta a metà, con Crocetta che ha prorogato i commissari liquidatori.
Se si potesse dividere in due la provincia per quanto riguarda i rifiuti, con centri di compostaggio e stoccaggio, sarebbe una cosa intelligente. Ma non si è fatto. Non credo che ci vogliano 24 discariche, ce ne vogliono due consortili, o anche una. La provincia di Trapani fa 440 mila abitanti, non è un numero impossibile da gestire. Faccio un altro esempio. Quello della bretella autostradale come la Mazara-Trapani che sono riuscito a far finanziare.
Ma che il senatore D'Alì l'ha se l'è fatta “garantire” dal ministro alle Infrastrutture Lupi...
Ognuno fa la politica come vuole. La gente lo sa che ci ho creduto e che ho portato io le carte avanti. E per una bretella del genere, che attraversa 10 Comuni, c'è bisogno di un ente di area vasta che possa programmare.
Ardizzone, Udc, presidente dell'Ars ha detto di aver pronto un disegno di legge che recepisce la riforma Delrio, con gli aggiustamenti che si possono fare. Anche perchè c'è Forza Italia che vorrebbe fare qualche modifica.
Al di là di chi lo chiede, credo che le riforme istituzionali si debbano fare insieme, le devono condividere tutto il parlamento. Ma anche il Governo, quando fa una riforma come quella della formazione, dovrebbe tenere conto di tutti i partiti, almeno della maggioranza.
L'assesore regionale Patrizia Valenti, che è sempre dell'Udc, ha invece difeso quanto fatto finora dal Governo regionale. Non si pone un problema politico?
Certo che c'è un problema politico. Non è che una riforma si annuncia in uno studio televisivo, si dice che si sta preparando, che sta per arrivare e non arriva. La riforma si scrive in un foglio di carta che si chiama disegno di legge. Si condivide con le forze politiche e poi si comincia l'iter parlamentare.
E' mancato tutto questo.
Infatti. Il presidente deve riunire la maggioranza e capire cosa vuole fare.
Solo che quando qualcuno gli muove delle critiche Crocetta invoca l'ombra della mafia e dei poteri forti che ce l'hanno con lui.
Io non ho paura, dico quello che penso.
Domanda secca. Se ci fosse stata ancora la Provincia di Trapani, l'Airgest e l'Aeroporto di Trapani-Birgi, sarebbero in questa situazione di incertezza sul futuro?
Assolutamente no.
Risposta facile.
Per la semplice ragione che il contratto di co-marketing era un impegno che assumeva la Provincia e lo rispettava.
Senza tante bizze.
L'accordo è stato sottoscritto da 24 Comuni e 16 ancora non lo hanno onorato.
Rischiano di far crollare tutto?
Siccome conosco la Ryanair, questi a smontare tutto e scomparire da Trapani ci stanno niente. E secondo me hanno pure ragione.
Nino Oddo dice che la Regione è pronta a fare la sua parte. Lei ha capito come?
No, non l'ho capito. Fatevelo spiegare da lui. Già la Regione ha fatto la sua parte acquistando le quote dalla Provincia.
Ad un prezzo stracciato, tra l'altro.
Le quote dell'Airgest valgono molto di più, quindi la Regione si è arricchita. Ma meglio così, anziché fare arricchire altri. Mi chiedo cosa sarebbe successo se queste quote le dovevano acquistare i Comuni. Siccome il mondo non è parametrato alle necessità di questo o quell'altro Comune...
Aspetta e aspetta, che poi la Ryanair scappa.
Quando ero presidente della Provincia ho impiegato 20 giorni a fare il contratto di co-marketing.
E con trattative segretissime.
Non è questione di segreti, ma di riservatezza nelle trattative.
Qui invece sono stati sbandierati numeri a destra e a manca, e i Comuni hanno risentito anche di quello che diceva la gente. Sembra quasi che i sindaci si facciano la guerra tra loro adesso.
L'operazione fatta dalla Prefettura è lodevole. Gli impegni vanno mantenuti. Dopo si può sempre modificare qualcosa all'accordo. Ma i Comuni una volta preso l'impegno non possono non mantenerlo.