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24/10/2014 07:46:00

Crocetta ter, tempi lunghi. Lui vuole ancora Scilabra, guerra di nervi con il Pd

 Si allungano i tempi per il "Crocetta - ter", la terza giunta, in due anni, di Rosario Crocetta, che ha azzerato tutti i suoi assessori per venire incontro alle richieste del Pd. Come era chiaro dall'inizio, il governatore siciliano non ha intenzione di subire i "desiderata" del suo partito, e pensa più ad un rimpasto di governo che ad una giunta vera e propria. Pomo della discordia, ancora una volta, Nelli Scilabra, assessore alla Formazione giudicata incapace a più riprese da pezzi del Pd e difesa a spada tratta dal duo Crocetta - Lumia. 

Ieri Crocetta, con tutta la vecchia Giunta, ha incontrato la stampa. Non si è sbilanciato su nomi e criteri, si è detto ottimista: “Il tema non sono i volti nuovi, ma essere percepiti come rinnovamento. Mi aspetto un aiuto concreto verso una accelerazione al cambiamento, contro ogni logica di conservazione”. Crocetta auspica un ragionamento generale, ma non vuole rinunciare alla sua linea di continuità tra programma ed idee. “Non farò un azzeramento ogni sei mesi – spiega – , con Pistorio non credo ci metteremo mai d’accordo su cosa era il sistema Cuffaro e quello Lombardo” lasciando comunque intendere che oltre le idee ci sarà il confronto e la prospettiva. Nomi e posizioni andranno condivise, esorta Crocetta: “La Sicilia non si puo permettere una lunga campagna elettorale con questa crisi finanziaria e senza interlocutori per il risanamento. Non dobbiamo essere la Grecia d’Italia. Sono stato troppo sulla strada per essere affezionato al Palazzo. Non ho una specifica esigenza del potere, non mi innamorerò mai del potere”.

Crocetta poi continua: “Ognuno ha un dovere storico, se fallisce la nostra esperienza di governo, chi verra domani ricorderà che sul terreno delle riforme si viene lacerati e frantumati”.
 Nelli Scilabra, assessore alla Formazione, rivendica l’azione del suo operato: “Abbiamo dato risposte concrete nell’ultimo mese grazia all’ampliamento del patto di stabilità, la deroga ottenuta ci consente di garantire questo strumento. Previsto inoltre l’alleggerimento dell’albo con un meccanismo di fuoriuscita. Millequattrocento tra misure di incentivo e prepensionamento previste a sostegno del progetto. Il Comitato di sorveglianza a settembre ha consentito la definizione di 242 milioni riprogrammati utilizzabili da qui ad un mese”.

"Noi dobbiamo approfittare di questa fase come una fase di crescita. La crisi di governo ci deve servire per rilanciare una politica ancora più alta. Io vorrei che da questa crisi nascesse una nuova sintesi e una proposta che permetta di fare un piano di governo per tre anni“, ha poi continuato Crocetta.  “Deve essere chiaro però – ha aggiunto – che fra tre mesi, sei mesi, anche se cambiano gli assetti interni dei gruppi io non procederò ad un altro rimpasto. Quindi facciano le scelte definitive perché io voglio rapidamente un governo che governi per tre anni. Le castagne dal fuoco non le tolgo a nessuno, chi ha la palla faccia gol. I partiti hanno la grande possibilità di fare proposte vere, è chiaro che però dovranno avere il mio gradimento. I miei paletti – ha proseguito - li sanno tutti: competenza, capacità, trasparenza e novità”. Ieri la coalizione ha deciso che in giunta non ci saranno deputati e che il 50% degli assessori sarà donna.