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26/10/2014 06:05:00

Mazara, riunione istituzionale sul porto. Tanti problemi mai risolti

 Si è tenuta a Mazara una riunione tra enti e istituzioni per discutere dei problemi del porto. E' stata convocata dal comandante della capitaneria, Davide Accetta: "La Capitaneria ha la responsabilità della sicurezza nell'area portuale ma vuole contribuire con gli altri organi territoriali alla soluzione delle problematiche strutturali del porto che dovrebbe essere una priorità per l'Amministrazione regionale".Alla riunione hanno partecipato operatori portuali, della pesca e della diportistica, alcuni rappresentanti degli Enti competenti in materia di realizzazione e manutenzione delle opere strutturali, il Comune rappresentato dall'ing. Alberto Ditta, e il Genio Civile di Trapani con l'ingegnere capo Salvatore Pirrone; assenti rappresentanti della Regione e del Genio Civile delle Opere Marittime.
L’incontro ha avuto inizio con un preambolo introduttivo del comandante della Capitaneria di Porto, Davide Accetta che ha consegnato ai presenti un vademecum, elaborato dall’ufficio tecnico portuale della stessa Capitaneria, dove sono state riassunte le principali criticità ancora irrisolte che pregiudicano la piena operatività dello scalo mazarese. E’ seguito l’intervento del rappresentante dell’amministrazione comunale che ha – per quanto rientrante nelle proprie competenze – ormai definito le verifiche e le fasi tecniche preliminari alla redazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori di dragaggio del porto-canale. Restano da effettuare le ultime necessarie verifiche di ordine amministrativo-contabile. Il dirigente ha anche ribadito l’impegno del Comune nella definizione dei dettagli che condurranno alla definitiva approvazione di un piano regolatore portuale dal quale potrà scaturire la realizzazione di una serie di opere necessarie: tra queste la recinzione del confine del porto e una nuova destinazione dell’edificio costruito e mai impiegato come mercato ittico.
A breve, inoltre, avranno inizio i lavori di rafforzamento e consolidamento strutturale delle opere foranee che riparano il porto dall’azione delle onde. Il funzionario del Genio Civile ha assicurato che – con la collaborazione della Capitaneria – sarà redatto un piano programmatico operativo delle necessità logistico-operative del porto, con il contributo anche di tecnici comunali per le aree immediatamente limitrofe al confine demaniale.
Il comandante Accetta si è dichiarato soddisfatto dell’incontro: “Ho potuto constatare intanto la soddisfazione di Abbiamo dato a tutte le categorie degli operatori del porto la possibilità di confrontarsi, presso la nostra sede, con i soggetti istituzionalmente competenti alla realizzazione di opere marittime e interventi manutentivi. La Capitaneria di Porto – ha proseguito – oltre al compito primario del soccorso in mare e della sicurezza della navigazione, ha la responsabilità della sicurezza complessiva dell’approdo e, come Autorità marittima ed interfaccia di ogni esigenza dell’utenza, anche il dovere di farsi portavoce delle legittime istanze del ceto imprenditoriale e marittimo”.
Accetta ha sottolineato, inoltre che, anche grazie al supporto degli Uffici amministrativi della Direzione marittima di Palermo, sono stati rimossi cinque relitti lungo le sponde del fiume Mazaro, abbandonati da più un decennio dai relativi proprietari.
Secondo il comandante della Capitaneria di Mazara, è “il momento di fare un passo in avanti nell’interesse del porto per superare limiti strutturali evidenti quali i bassi fondali, la carenza di adeguata illuminazione, di una recinzione muraria, di un impianto fisso antincendio, di apprestamenti di sicurezza in prossimità del ciglio delle banchine.
Un discorso a parte meritano gli aspetti ambientali, fondamentali per la tutela della salute umana. Oltre alla pulizia degli specchi acquei, per cui è in vigore una specifica normativa, è attivo, ormai da anni, un piano di raccolta e gestione dei rifiuti portuali. “Anche se il Comune di Mazara del Vallo assicura a tutt’oggi la raccolta dei rifiuti solidi depositati all’interno di cassonetti – spiega Accetta – il piano non risulta attuato per via della mancata emanazione del bando di gara per l’affidamento del servizio da parte dell’Agenzia regionale per i Rifiuti e le Acque, incardinata nel Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti della Regione siciliana. Siamo in attesa di formali chiarimenti da quest’organo, che comunque, quantunque invitato, non è intervenuto a questa riunione”.