Oggi è la giornata che potrebbe essere decisiva per il rimpasto della Giunta regionale della Sicilia, guidata da Rosario Crocetta. L'enigma è: semplice cambio di qualche assessore, come vuole il governatore, o tutti nomi nuovi e indicati dai partiti, come chiede il Pd? Il vertice di maggioranza, che dovrebbe essere risolutivo, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, lo ha convocato per oggi alle ore 11. Il nome del tecnico per l'assessorato all'Economia Crocetta dovrebbe trovarlo dopo un'intesa con Renzi e Delrio.
Crocetta dovrà anche trovare un punto d'intesa con il Pd siciliano. Il gruppo parlamentare all'Ars, convocato da Baldo Gucciardi ha chiesto al presidente della Regione ed ai partiti della maggioranza «di dare vita ad un governo profondamente nuovo e con una forte legittimazione politica, che nei prossimi tre anni sappia risanare i conti e rilanciare un programma di cambiamento per la Sicilia». Per il Pd nessuno degli attuali assessori deve essere confermato. Crocetta, invece, non intende privarsi della collaborazione dell'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, di quella alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e di quella delle Attività produttive, Linda Vancheri. Anche l'Udc non sembra disponibile a sacrificare i propri assessori: Nico Torrisi (Infrastrutture) e Patrizia Valenti (Autonomie locali e Funzione pubblica). Analogo discorso vale per Articolo 4: Lino Leanza è irremovibile sulla conferma alle Risorse agroalimentari di Ezechia Paolo Reale. Mimmo Turano (capogruppo dell'Udc) ha comunicato che oggi alle 11 la delegazione dell'Udc si incontrerà col presidente della Regione: «In quella sede, rappresenteremo la posizione unanime dell'Udc e del nostro gruppo all'Ars, dopo che il comitato regionale è stato un momento propositivo di confronto per il partito. È finito il tempo della ricreazione dove ognuno fa quello che vuole, ma è arrivato il tempo nel quale la politica deve assumersi seriamente i propri impegni. Insieme al governatore bisogna remare verso un'unica direzione».Quindi alla fine chi cambia?
Nelle ultime ore, di nomi ne sono circolati parecchi e, tra questi, quelli dell'ex assessore al Bilancio, Franco Piro, dell'ex deputato regionale Bernardo Mattarella, del presidente dell'università Kore di Enna, Cataldo Salerno, e dell'ex segretario della Cgil di Catania, Angelo Villari.
I Democratici riformisti di Totò Cardinale sono pronti invece a "rottamare" Giusy Furnari con un tecnico: Maurizio Croce, docente universitario messinese, commissario delegato per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia e Puglia, nominato dall'allora ministro Stefania Prestigiacomo e poi confermato da Crocetta come soggetto attuatore in Sicilia. A lui andrebbe il Territorio e ambiente, tolto all'assessore che passerà alla storia per la minore durata (36 giorni dalla delega alla revoca): il rosolinese Piergiorgio Gerratana, sicuro uscente assieme all'altro renziano Giuseppe Bruno.