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08/12/2014 06:50:00

La storia di Casa Macondo a Favignana, finestra luminosa dalle Egadi sul mondo

 A Favignana , nascosta sotto la pineta , se ne stava silenziosa e annoiata una villetta sequestrata ad un imprenditore vicino a Cosa nostra.
Ora non è più tanto silenziosa. A maggio del 2014 infatti è stata affidata al circolo Legambiente delle Egadi, presto anche presidio di ‘Libera’.
Si chiama “ Casa Macondo”, Macondo come il villaggio di “Cent’anni di solitudine”, Macondo come il primo centro sociale d’Italia, quello fondato a Milano nel 1977 da Mauro Rostagno ( attivissimo sociologo e giornalista vittima di mafia).
Il riutilizzo di beni sequestrati è ancora una grande incognita; tante sono le criticità e le problematiche che lo rendono una rarità,ma enormi sono le possibilità che racchiude.
In questo caso i temerari, il Giudice per le misure preventive del tribunale di Trapani Piero Grillo, e il circolo Legambiente Egadi, hanno raccolto la sfida.
Il circolo quindi si è impegnato a pagare un affitto simbolico, occupandosi a proprie spese della manutenzione ordinaria dell’ immobile.
Tutto questo accade in un arcipelago che vive tutto d’un fiato la stagione estiva, linfa e poi veleno per la comunità che soffre la risacca di un turismo incontrollato: l’esodo delle nuove generazioni, l’isolamento e l’abbandono invernale, lo sfruttamento feroce e impietoso del territorio.
Casa Macondo vuole aprire una finestra luminosa sul mondo, restituire spazi fisici e mentali, assicurare un ponte e un’ancora solida per un isola che non ha nessuna intenzione di andare alla deriva e di cedere alla disillusione.

Nel 2014 Il Circolo Legambiente Egadi, già da anni impegnato nella campagna dei campi di volontariato Libera e Legambiente, ha potuto così ospitare sull’isola sette Campi di volontariato, da Pasqua a settembre.
Sono arrivati più di 90 volontari da tutta Italia che hanno regalato lavoro (2880 ore circa),impegno e tantissimo affetto.
Il risultato non è stato solo il lavoro pratico: la riqualificazione di un terreno confiscato (i ragazzi hanno lavorato in un terreno strappato al boss Virga), l’enorme lavoro di pulizia delle spiagge e dei bassi fondali, la piantumazione e la cura dei sentieri (i volontari hanno piantato olivi nel campo sportivo,ripulito il sentiero che porta al castello di Santa Caterina e, come ogni anno, riverniciato il ponticello di Punta Lunga).
La più grande vittoria è l’esser riusciti a portare la terraferma sull’isola.
Il miracolo dello scambio culturale, la possibilità di conoscere e approfondire, esiste per tutti, ospitanti e ospitati.
Il più grande compito dei volontari è quello di rappresentare la vicinanza e il sostegno,di incarnare quel ponte culturale che serve per tener viva l’isola e la sua comunità. Tanti sono i ragazzi isolani che si sono lasciati coinvolgere e che annualmente hanno la possibilità di mettersi in gioco, di insegnare e imparare, in una lotta comune contro indifferenza e abbandono.
Quest’anno i volontari hanno incontrato Don Luigi Ciotti, il procuratore Marcello Viola, Il giudice Grillo, il magistrato Andrea Tarondo, il referente di libera per la provincia di Trapani Salvatore Inguì e l’attivissima associazione sportiva dell’isola, (la Gulliver) . Si sono confrontati con Alberto Stabile,inviato per la repubblica, sul conflitto israelo-palestinese,con i giornalisti Giacomo Di Girolamo e Rino Giacalone e con la realtà dell’area marina protetta delle isole Egadi (l’area marina  più grande d’Europa).
Soprattutto hanno conosciuto l’arcipelago,i suoi tesori e le sue ferite.
Casa Macondo si trasforma in un ‘iniezione di ideali e conoscenze; le armi più affilate per chi, in una terra meravigliosa, si batte contro abusivismi, mafia, illegalità, degrado ambientale e abbandono.

Proprio per queste ragioni casa Macondo non può e non vuole fermarsi ai campi di volontariato: vuole rimanere viva tutto l’anno, esser un faro sempre illuminato e un appoggio costante.
Si lavora allora ad una biblioteca al servizio dell’isola, rimpinguata dai libri regalati dai volontari passati e da generosi isolani. Il progetto si chiama “Approdi”: il contenuto di un libro cos’è se non un biglietto gratuito per porti sconosciuti che aspettano di essere esplorati viaggiando sulle ali di immaginazione e curiosità?

E poi ancora, nasce, ospitata a casa Macondo , l’unica radio delle Egadi, radio Fml, una radio indipendente,giovane e(la prima diretta è stata il 26 novembre2014), fatta da giovani, tutti ragazzi Favignanesi che, con coraggio e spirito d’iniziativa, hanno dato vita al progetto. Tutte le sere faranno risuonare entusiasmo e passione nelle case degli ascoltatori,isolani e non.

La ricerca di nuovi progetti compatibili e costruttivi continua: corsi di fotografia e teatro,residenza d’artisti e cineforum,sinergie con altre associazioni e collettivi. I primi passi sono stati fatti, ma i percorsi e le possibilità sono ancora tante, basta aver il coraggio di accettare la sfida.

 

“quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la rotta, il veliero ha due possibilità: l’andatura di cappa (..) che lo fa andare alla deriva,e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela . La fuga è spesso , quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all’orizzonte delle acque tornate calme . Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da chi ha l’illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere , la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione . Forse conoscete quella barca che si chiama desiderio.”

Henri Laborit

 

 IRENE BAKKUM