Non decollano le misure di Garanzia Giovani in Sicilia e tornano le polemiche.
Un programma che avrebbe dovuto sostenere i giovani attraverso l’orientamento, la formazione, il tirocinio per migliorarne le performance ed avvicinarli al mercato del lavoro e che invece riempie le pagine di cronaca per il caos che rischia di vanificare i possibili effetti positivi sullo sterminato esercito di Neet. Acronimo per indicare i giovani, entro i 29 anni di età, che non studiano, non lavorano e non lo cercano. Fenomeno che i Sicilia tocca la ragguardevole cifra di circa 500 mila.
Dopo le polemiche innescate dalla pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’erogazione dei percorsi formativi previsti dal citato programma pare che il dipartimento regionale Lavoro stia procedendo alla modifica del cosiddetto ‘Bando degli Sportelli’.
Il bando era stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n.6 del 6 febbraio 2015 dall’assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro. Bando destinato ad individuare i soggetti attuatori di interventi formativi specialistici mediante la costituzione di un catalogo dell’offerta formativa per i giovani.
A chiedere una verifica in Commissione Cultura e Lavoro all’Ars su tempi, contenuti e modalità del bando degli Sportelli e sullo stato di attuazione del programma Garanzia Giovani il parlamentare regionale del Nuovo centro destra, Giovanni Lo Sciuto.
L’esponente alfaniano, che è componente della citata Commissione parlamentare, ha depositato la richiesta di audizione, indirizzata al presidente Marcello Greco, tesa a invitare l’assessore al Lavoro, Bruno Caruso ed il dirigente generale del dipartimento al ramo, Anna Rosa Corsello, per riferire sull’andamento del programma Garanzia Giovani.
“Il governo Crocetta – commenta Lo Sciuto – aveva assunto precisi impegni con la Commissione Lavoro in merito all’avvio delle misure previste dalla Garanzia Giovani come Formazione, tirocini, apprendistato, auto impiego e auto imprenditorialità che ad oggi non trovano riscontro”.
“L’assessore Caruso e la dottoressa Corsello – prosegue – chiariscano ai componenti della Commissione parlamentare di merito quali ostacoli hanno rallentato l’avvio dei percorsi formativi previsti dal cosiddetto ‘bando degli Sportelli’”.
Per l’esponente siciliano di Ncd: “La Sicilia non può permettersi il lusso di indugiare oltre misura di fronte ad un esercito di 500 mila Neet, 350 mila disoccupati e l’indice della povertà più alto a livello nazionale che si attesta intorno al 34 per cento”.
“Un siciliano su tre – sostiene Lo Sciuto – soffre un disagio sociale senza precedenti, non c’è più tempo da perdere, il Governo regionale se ne faccia una ragione o alzi bandiera bianca. Ritardi ulteriori –conclude – non sono più giustificati perché in ballo c’è il futuro dei giovani siciliani e degli operatori ex sportelli multifunzionali”.