Pietro Milone, candidato a Sindaco di Marsala, con Sicilia e Libertà. Si aggiunge alla lunghissima lista dei candidati. Come mai ha preso questa decisione?
Perchè ci stanno prendendo in giro tutti. Dalle varie segreterie, stanno facendo accordi, accordini. A noi non interessano queste cose. Interessa Marsala, farla risvegliare, dare posti di lavoro, fare delle strade. Cercare di sistemare quello che hanno combinato. Se io diventerò sindaco avrò dei problemi, perchè andrò a vedere il bilancio e ci sarà da mettere le mani nei capelli. Ci sarà da fare una rivoluzione, togliendo tutti gli sprechi e tutte le porcherie che hanno combinato.
E quali sono i punti principali del suo programma?
Stop all’immigrazione.
Ma non può risolvere il problema un Comune.E’ una questione che riguarda tutta l’Europa, più che l’Italia.
Io infatti voglio uscire dall’Europa e dall’Italia per il semplice fatto che stanno smontando pezzo per pezzo il nostro statuto speciale, Crocetta non sta facendo nulla per far rispettare il nostro statuto che ci gratifica come uno stato confederato all’Italia ma ci stanno mettendo i piedi addosso. Metteremo tutte le carte in tavola e dire quello che vogliamo. Non ci sono vie d’uscita.
Nessuna proprio?
L’unica è uscire dall’Italia. Fare lo Stato di Sicilia, cominciare a pagare meno tasse, far partire il turismo, bloccare l’immigrazione, liberalizzare la marijuana.
Addirittura. Si ricordi che si candida a Sindaco. Un sindaco non può rendere legale l’erba.
L’ha fatto Washington, negli Stati Uniti, l’ha legalizzata come scopo ricreativo.
Ok, secondo alcune ricerche ha delle proprietà terapeutiche.
Dieci euro di vino fanno meno male di dieci euro di marijuana.
E per il turismo? Cos’è questa storia del casinò a Marsala?
A livello siciliano ne volevo fare tre. A Marsala si può fare in tante aree, come nel porto turistico. L’idea del porto privato è bella, ma non posso dare per tutto questo tempo il porto di Marsala a un privato.
Pensava la stessa cosa l’ex sindaco Giulia Adamo.
Ex. Ora ha messo Dugo.
Non è ancora definito il quadro politico. Come le sembra Dugo?
Non mi interessano le vecchie strategie. O si fanno i fatti o siamo a zero.In un colpo solo bisogna fare il sindaco, oppure qui con gli accordi che fanno si va a finire al ballottaggio e ci costerà altri soldi.
E’ un programma battagliero il suo. Anche per questo si fa chiamare “Guru”? Da dove deriva questo appellativo?
Il Guru vero ha 850 milioni di persone che lo seguono ed è indiano. Poi Renzi ha il suo. Dei 5 Stelle è Casaleggio. Io mi definisco un guru del popolo onesto siciliano.