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20/04/2015 06:30:00

Marsala 205. Ruggieri: "Non eravamo convinti, ma siamo con Grillo. Io vice? Sceglie lui"

Paolo Ruggieri, leader di ProgettiAmo Marsala, e a sostegno di Massimo Grillo nella corsa a Sindaco di Marsala. Come siete arrivati a questa scelta?


 

Era nelle cose. Ci sta. Massimo è il candidato centrista, moderato, ci conosciamo da tempo.


 

E poi la fa vicesindaco.


 

Può darsi. Ma poi si vedrà, lo deve dire lui. Aspetto senza sperare.


 

Perchè Grillo ha detto che se diventa sindaco dovrà viaggiare parecchio. Quindi ci vuole uno di fiducia e sostanza qui. Lei si sente in grado?


 

Il vicesindaco deve essere di grande personalità e ingegno. Spero che Massimo farà una squadra di tutto rispetto, così avrà qualche scelta in più.


 

Ma è stato lui a cercare voi o voi a insistere per farlo candidare?


 

Massimo ha visto un varco nello scenario politico della città. Ha messo in campo una coalizione, ha contattato me e ProgettiAmo Marsala. E’ stata una conversazione piuttosto lunga. Fin dall’inizio non eravamo convintissimi di appoggiarlo. Non per la persona o per il progetto, ma perchè ProgettiAmo Marsala poteva anche avanzare una propria candidatura che potesse essere aggregante. Non è stato possibile.


 

Era lei. Le sarebbe piaciuto fare il candidato sindaco?


 

Sì. Se devo essere molto modesto, avrei saputo fare il sindaco. E’ diverso però fare la campagna elettorale e vincerla. Per un movimento giovane come ProgettiAmo Marsala veniva difficile aggregare una coalizione. Ci abbiamo provato.


 

Lei e Grillo avete origini democristiane. Il suo candidato sta cominciando ad aggregare, come nello stile Dc. Aggrega oggi e aggrega domani non è che poi vi fate in troppi? Perchè Grillo ha contestato a Di Girolamo che stava facendo una coalizione informe, con pezzi del Nuovo Centrodestra. Ma anche lui sta mettendo assieme pezzi diversissimi tra loro. Anche la vostra sta diventando una coalizione informe.


 

Massimo è un candidato di centro, moderato. In questa coalizione c’è un pochetto di centrosinistra e un po’ di più di centro e centrodestra. Credo che sia molto più omogenea la nostra coalizione che quella di Di Girolamo.


 

Come la definisce la coalizione di Di Girolamo?


 

Multicolore.

 

E quella di Grillo?


 

Moderata.


 

Moderata centrosinistra, o moderata moderata?


 

Moderata centro. Si bilancia un po’.


 

Non è un’accozzaglia?


 

No. Ci siamo dati un limite. Nelle intese pre-elettorali si è detto che ci saranno massimo sei liste.


 

Ma si parla invece di otto liste.


 

E’ possibile che alcune sigle vadano in un unica lista.


 

Com’è quella di ProgettiAmo Marsala?


 

Molto bella.


 

 

Dicono tutti così. La verità.


 

E’ la verità. Non ci sono consiglieri uscenti.


 

Rossana Titone, coordinatrice di collegio di Forza Italia, dice che stanno facendo una lista molto forte.


 

Ci daremo battaglia. Con Titone abbiamo condiviso qualche settimana di azione politica insieme. Poi lei è stata promossa e io retrocesso.


 

Che effetto le fa avere Enzo Domingo, ex coordinatore di Forza Italia, prese il suo posto, poi è stato fatto fuori dal partito, ora suo alleato in coalizione con la lista Oltre i Colori?


 

Mi ha creato qualche problema effettivamente.


 

Ma per fare il vicesindaco questo e altro.


 

In politica si possono fare delle intese. Questa è una campagna elettorale da coalizione. Massimo mi ha chiesto se avessi qualcosa in contrario sull’aggregazione di Domingo. Non ho impedito nulla.


 

Se Grillo diventa sindaco, e voi fate tutti parte della coalizione, non teme che prima o poi arriverete a litigare? E’ naturale nelle ampie coalizioni.


 

Non credo che accadrà. Con Massimo abbiamo parlato molto. Lui non vuole aderire a nessun partito. Ed è convinto che solo così Marsala potrà avere dei deputati nazionali e regionali eletti.


 

Per Grillo con Di Girolamo Marsala sarebbe feudo di Gucciardi, Ruggirello.


 

Marsala è in mano al Pd da tempo. E non ha fatto tutto questo bene di cui parlano. Si evoca sempre questo governo Crocetta, non mi sembra che abbia portato fortuna alla città.


 

Ruggieri lei, ad un certo punto, ha subito un colpo di fulmine politico per Enzo Sturiano.


 

Era un po’ isolato politicamente. Noi, senza legami con potentati politici, avevamo pensato, nel tavolo dei moderati quando si era in difficoltà, di fare un’alleanza senza quartiere. Senza guardare i colori politici. Con Sturiano poteva essere una bella accoppiata. Però aveva dei legami con la politica regionale, con il Pd, molte incertezze, adesso ha deciso di andare con Di Girolamo, forse.


 

Non lo vede convinto.


 

Non lo vedo felice.


 

E’ come un matrimonio d’interesse combinato male?


 

E’ una cosa di facciata.


 

Pensa che più che aiutare Di Girolamo lo danneggi questo comportamento di Sturiano?


 

La campagna elettorale si può fare con entusiasmo, si può non fare, o farla di facciata.


 

Eppure lei era in lista con Paolo Ruggirello alla regionali con il centrodestra.


 

Io però sono rimasto tra i moderati. Lui è arrivato al Pd. Come si fa ad essere in lista con Nello Musumeci e poi andare col Pd?


 

Come vede la candidatura di Giacomo Dugo?


 

E’ una persona amabile, di cultura, vive poco a Marsala. Ha delle credenziali, ma per diventare sindaco bisogna starci, viverci.


 

Lei si candida al consiglio comunale?


 

Me l’hanno chiesto in tanti.


 

Magari, se non vicesindaco, presidente del consiglio comunale, come la vede?


 

La candidatura al consiglio potrebbe togliere spazio ad altri candidati. Mi interessa far andare bene la lista.


 

Chi si candida?


 

La dottoressa Giusi Piccione, ha 33 anni. Gioacchino Barraco, fu consigliere comunale.


 

E’ quello che doveva essere deputato regionale con 50 voti al posto dell’Adamo.


 

Sì, ma non andò mai. Perchè Adamo non mantenne l’impegno di dimettersi dopo l’elezione a sindaco.


 

Poi?


 

Il preside Mariano Savalla, l’enologo Giacomo Manzo, il ragioniere Vito Cascio. La lista è molto variegata.


 

Enrico Russo c’è?


No, ha scelto di non candidarsi quando è stato acclamato come portavoce. Poteva avere una visibilità maggiore rispetto a tutti gli altri e non voleva beneficiarne.