Antonio Vinci, Pd. Candidato al consiglio comunale di Marsala, fino a neanche un anno fa vicesindaco di Giulia Adamo. Alle primarie lei ha appoggiato Luigi Giacalone, che ha perso. Il vostro candidato Sindaco è Alberto Di Girolamo. Lei è rimasto nel Pd, altri no. Lei è stato consigliere dal 1993, ininterrottamente, ad oggi. Assessore con l’ex Sindaco Galfano, vicesindaco con Giulia Adamo. Vicesindaco con Alberto Di Girolamo? Difficile…
Mi ripropongo al consiglio comunale, do il mio modesto contributo. Metto a disposizione l’esperienza che ho maturato non solo da consigliere, ma anche da amministratore. Mi candido al consiglio, non chiedo altro.
Anche perchè non è aria, per lei, con Di Girolamo. Il candidato sindaco del Pd aveva posto su di lei un veto, la riteneva troppo continuo all’amministrazione Adamo. E’ per questo che Luigi Giacalone ha anche definito Di Girolamo un talebano....
Di Girolamo ha vinto le primarie. Io credo nel Pd. E sono qui.
Ma non ci ha sofferto, su questi veti?
Si, hanno fatto tanto male, ma il mio partito è il Pd e non sono stato mai disponibile a candidarmi con altri. Quando qualche giorno fa Di Girolamo e altri hanno ritenuto che nulla ostava alla mia ricandidatura ho cominciato la mia campagna elettorale.
Luigi Giacalone, Antonio Parrinello,e altri del Pd sono con Grillo.
Mi dispiace.
Si poteva evitare.
Ci abbiamo provato, coscienti che la verità non sta mai da una parte. Si poteva mediare, per arrivare ad unificare le forze, e ad evitare queste divisioni.
Di chi è la colpa?
Non certo mia. Probabilmente di chi sta gestendo per ora il partito a Marsala.
Che è sempre Alberto Di Girolamo.
Ahimé, si. Se ne assume la responsabilità. Lui è candidato, segretario, coordinatore e quant’altro.
Il subcomandante Di Girolamo.
Probabilmente, non si è creata un’armonia all’interno della squadra per discutere insieme.
A proposito, tra i sostenitori di Di Girolamo c’è Nino Rosolia, che più volte ha lanciato l’idea di una cabina di regia, per sgravare il candidato di alcuni compiti e fare scelte strategiche condivise, che coinvolgano tutti.
La cabina di regia doveva nascere già all’indomani delle primarie, con al tavolo i due perdenti, Luigi Giacalone e Annamaria Angileri. Non è stato fatto, non certo per colpa di chi ha perso le primarie. Serviva magari per non arrivare a quella famosa conferenza stampa dove c’erano soggetti che poi hanno appoggiato altri candidati… Ma è acqua passata, ormai siamo in campagna elettorale.
Bisogna cercare i voti.
Si. Io sono uno dei tanti candidati di una lista, quella del Pd, che è fortissima.
Bei nomi, però sembrano tutti sul versante suo, a Strasatti… glielo fanno apposta…
E’ una pecca. Il Pd è molto forte nella zona Sud, ma le candidature dovrebbero essere meglio distribuite, con buon senso, nel territorio. Io comunque non reclamo nulla. Ho dato la mia disponibilità a candidarmi, dopo qualche perplessità mi hanno detto si, e io sono interessato solo a fare la mia campagna elettorale.
Tre anni fa fu lei a presentare la lista del Pd, con Pino Ferracane e Gaspare Pellegrino.
Fu un piacere e onore. E le trenta candidature furono distribuite nell’intero territorio.
Pino Ferracane è con Grillo.
E’ uno degli amici del Pd, uno storico compagno, che ha creato il Pd a Marsala insieme a me, che ha scelto di candidarsi con Sicilia Democratica, a sostegno di Massimo Grillo. Mi dispiace tantissimo.
Ma lei al comitato di Di Girolamo ci va?
Si, ci sono stato all’inaugurazione, qualche giorno fa. C’era un bel clima.
E c’era anche Paolo Ruggirello, nuovo acquisto del Pd. Che ne pensa?
Dobbiamo mettere da parte dei retropensieri, andare avanti e vincere le elezioni, girando dappertutto.
E Ruggirello e, soprattutto, Enzo Sturiano, servono.
Sturiano copre con la sua lista l’intero territorio. E’ più lucido di tanti altri, da questo punto di vista.
La lista del Pd è buona. Quella di Sturiano pure.
Mi dicono che sia una buona lista. Quella del Pd è ottima.
Psi.
Anche.
Ma anche Oreste Alagna non c’è più.
Non lo so, io penso a cercare i voti.
"Cambiare Marsala", la lista civica del Sindaco. Come le sembra?
E' una lista civica, ma ho visto che c’è anche candidato un consigliere comunale uscente, Arturo Galfano, e poi c’è il braccio destra di Di Girolamo, Ninni Barbera, che fa parte della segreteria del Pd. Non capisco per quale ragione sia candidato in quella lista, se è civica, e non nel Pd…
Com'è la lista di Una Voce per Marsala?
Buona. Ma tutte le liste sono buone.
Cosa le fa più paura di Massimo Grillo?
Il suo modo di fare politica. La gente si lascia trascinare. Ma di contro abbiamo un gran personalità, che è quella di Alberto Di Girolamo, e siamo alla pari. Anzi, siamo in vantaggio.
Di Girolamo ha chiuso nei confronti del gruppo di Luigi Giacalone, però si è fatto il suo accordino col centrodetra. Non è una contraddizione?
Non serve più parlare di questo. Siamo in una fase avanzata. Di Girolamo ha fatto le sue scelte, dobbiamo solo fare una serena campagna elettorale, senza tirare sassi da una parte all’altra. Parliamo di programmi.
Sui programmi siamo messi bene. Di Girolamo organizza gruppi di lavoro tematici da almeno due mesi.
Si, l’ho sentito dire.
Lei non ha partecipato?
No, non sono stato invitato.
Come, lei è il vicesindaco uscente...
Mi dicono che hanno fatto un buon lavoro. Se me ne daranno la possibilità darò un mio contributo.
Diamolo ora. Ad esempio, rifiuti: come possiamo risparmiare?
Rimodulando il servizio, che costa troppo rispetto ai risultati. Va rivisto il contratto con Aimeri.
Da quando non sente Giulia Adamo?
Da quando tentò di sostituirmi da vicesindaco con Benny Musillami. Una brutta vicenda.
Pentito di essere stato il suo vicesindaco?
Riifarei tutto.
Che giudizio dà a quell’amministrazione?
Due anni sono passati in fretta. Dal terzo anno potevamo raccogliere i frutti di molti progetti che stavamo portando avanti.
Una cosa che la rende orgoglioso?
Il progetto per il rinnovo del parco automezzi dei rifiuti.
Una cosa che non ha avuto tempo o modo di fare?
Una diminuizione delle tasse per la spazzatura. Ci saremmo potuti arrivare, con oculatezza.
Certo, però, lei paga il fatto di essere stato vicesindaco di Giulia Adamo. Ma nelle grazie di Di Girolamo ci sono adesso personaggi, come Ginetta Ingrassia, che erano i primi fan dell’ex Sindaco…
Sto cercando giorno dopo giorno di superare questa fase. Qualcuno ha pagato per tutti, e sono stato io. Ho fatto da parafulmine rispetto all’ira di Di Girolamo contro Giulia Adamo, anche se, ricordo, nel 2012, Adamo fu scelta come candidato Sindaco da parte del Pd, ad ogni livello....