Cade a pezzi, c’è tanta muffa, locali insalubri, e carenza di personale. E’ questa la situazione del carcere di Trapani denunciata dalla Uilpa Penitenziari dopo un sopralluogo nell’istituto San Giuliano.
A visitare la casa circondariale di San Giuliano Gioacchino Veneziano, segretario generale UilPa Trapani e coordinatore regionale Uilpa Penitenziari, Antonino Simone, coordinatore aggiunto Uilpa Penitenziari Trapani, e il componente la segreteria provinciale Uilpa Penitenziari Peppe Scaduto.
“Il quadro è critico”, scrive il sindacato, già dall’ingresso. Con cancelli automatici e portoni non funzionanti, ruggine, e le telecamere esterne a circuito chiuso guaste da un pezzo. “I locali adibiti a rilascio colloqui e buca pranzi sono ricavati i spazi assolutamente insalubri, poco areati. Giunti nel cortile interno si può facilmente notare come i mezzi dell’Amministrazione non abbiano alcun ricovero e siano lasciati in balia delle intemperie e della salinità. Gli ampi tetti dei magazzini pare siano di Eternit!”
Il sindacato sottilinea alcune, rare, note positive, come la cucina per i detenuti, da poco ristrutturata. Per il resto sono inadeguati, per la Uilpa Pentienziari, sono i box per ospitare il personale di Polizia addetto al controllo. Al momento del sopralluogo al San Giuliano di Trapani c’erano 420 detenuti, a fronte di una capacità massima di 358.
La sezione femminile per il sindacato è “uno dei reparti da chiudere immediatamente, e intraprendere urgentissime azioni di ripristino delle condizioni di sicurezza per il personale di Polizia che vi opera”. Ci sono pezzi di soffitto divelti, con l’armatura del cemento completamente arrugginito. Alcune celle inagibili per il distacco di pezzi di intonaco dal soffitto che “hanno colpito anche delle detenute”.
Anche la Sezione Tirreno (sex offender) per Uilpa è uno dei reparti da chiudere immediatamente. “Dire che manca l’aria da respirare è riferirsi ad una verità appena accennata.Mancano le minime e basilari condizioni di salubrità e di igiene. Le docce sono insufficienti a soddisfare i bisogni e presentano evidenti criticità dal punto di vista igienico-sanitario”. La Sezione Mediterraneo (detenuti comuni) logisticamente non è perfetto. Il personale deve fare un gran via vai per controllare i detenuti, visto che la sezione è disposta su tre piani. ”Il frastuono, la commistione di lingue, le grida, gli odori, i rumori fanno somigliare il Reparto Mediterraneo ad una vero e proprio piazza del mercato,ancor più in ragione dell’apertura delle celle per 8 ore, in attuazione della cosiddetta sentenza Torreggiani. La Sezione BLU (Transito/isolamento) poi necessita di manutenzione straordinaria poiché ci sono crepe all’esterno, e le porte blindate risultano arrugginite. L’agente preposto al controllo passeggi non ha alcun riparo ed è direttamente esposto agli agenti atmosferici. Anche la Sezione IONIO (detenuti A.S.), ristrutturata meno di 10 anni fa, presenta criticità di rilievo. “Ci sono infiltrazioni di acqua in quasi tutti i luoghi, determinando che la muffa sta prendendo il sopravvento.
Inoltre un paio di celle sono state dichiarate inagibili per la caduta di interi pezzi di tetti, determinando lo spostamento dei detenuti in altre camere di pernottamento, generando condizioni di sovraffollamento con i rischi per il personale di Polizia che espleta le operazioni pertinenti.(perquisizioni, conta notturna, battitura delle inferriate...)”.
Per la Uilpa Penitenziari la situazione al carcere San Giuliano di Trapani la situzione è grave. La precarietà della struttura emerge anche davanti al fatto che ancora non è stato attuato il passaggio dalla sanità penitenziaria a quella regionale. A San Giuliano insistono solamente i laboratori di oculista,dentista,dermatologo, ciò ha avuto una diretta,immediata ricaduta “sull’implementazione all’inverosimile dei ricoveri e/o visite ambulatoriale esterne”. Per la Uilpa inoltre occorre aumentare il personale penitenitenziario alla casa circondariale, una struttura “ormai in decadenza totale, con muffa,ruggine, e mancanza di sicurezza, e sembra pure una poca attenzione della dirigenza a porre in essere le migliori energie a tutela di luoghi di lavoro”.
L’età media del personale è superiore ai 45 anni, con una fortissima percentuale di operatori di polizia ultracinquantenni, che determina un forte stress fisico
Il dato sull’organico del personale di Polizia Penitenziaria è negativo, precisamente dovrebbero essere presenti; 4 Funzionari; 34 Ispettori; 35 Sovrintendenti; 238 Agenti. Invece alla data del 28 febbraio risultavano in servizio effettivo; 3 Funzionari;14 Ispettori;12 Sovrintendenti;238 Agenti, definendo una carenza di ben 56 unità di Polizia Penitenziaria.
Sulla situzione del carcere di Trapani è intervenuto anche Vincenzo Santangelo, senatore del Movimento 5 Stelle, con un’interrogazione parlamentare al Ministro dela Giustizia “per sapere, se sia a conoscenza in merito a quanto segnalato e se intenda intervenire presso la casa circondariale di Trapani, per effettuare dei controlli tecnici con personale qualificato, al fine di verificare lo stato dei luoghi della struttura ormai datata dal punto di vista costruttivo. Ma soprattutto, per garantire, la funzionalità di tutte le parti tecnologiche che servono per la sicurezza operativa del corpo di Polizia Penitenziaria, nelle varie sezioni della casa circondariale”.