L’Ustica Lines ha sospeso i collegamenti con le Isole Minori, costretta a tale decisione da parte della Regione Siciliana che, scrive la compagnia in una nota "non solo ha messo un fornitore di un servizio essenziale nelle condizioni di non poterlo eseguire, ma non si assume neanche le responsabilità del proprio operato". Ecco cosa scrive Ustica Lines:
Ad oggi la Regione Siciliana continua a non volere stipulare i contratti, nemmeno alle condizioni da essa stessa indicate e si trincera dietro dichiarazioni, come quelle rese dall’Assessore Pizzo, che da un lato sono smentite dal Registro Italiano Navale, e, per quanto riguarda la richiesta di IBAN dei dipendenti dell’Ustica Lines, non meritano neanche di essere commentate perché ciò rappresenterebbe un’offesa all’intelligenza di tutti.
Il punto è questo. Ritiene la Regione (non si sa in base a quali valutazioni) di avere essa stessa commesso errori nel bando aggiudicato e di dover operare una riduzione del 15%? L’Ustica Lines, senza entrare nel merito e solo per evitare le conseguenze della sospensione dei collegamenti, chiede che si firmino i contratti e la Regione paghi l’85% di quanto dovuto, rinviando ad un successivo contradditorio (anche dinanzi all’Autorità giudiziaria), la verifica dell’infondatezza e dell’illegittimità della pretesa riduzione.
L’Ustica Lines, infatti, non teme il confronto in qualsiasi sede. Evidentemente, però, è la Regione a non credere neanche a se stessa.
E’ chiara a questo punto la pretestuosità dell’atteggiamento dell’Ente, che irresponsabilmente ha deciso di privare le comunità isolane di un servizio indispensabile e vitale e di acuire ulteriormente la crisi economica e sociale del territorio siciliano.