Staccavano le placche antitaccheggio dalle confezioni di salumi, formaggi e prodotti di bellezza nei supermercati per rubarli senza essere scoperti. Ma una dipendente del
Lidl li nota e avverte la Polizia. E così, nel primo pomeriggio di ieri, 16 maggio, gli agenti delle volanti della Questura di Ragusa hanno arrestato per furto aggravato e ricettazione in concorso Alina Piriianu e Dragos Angelescu Ionut, conviventi romeni di 25 e 32 anni, residenti in provincia di Trapani, con numerosi precedenti specifici. Gli agenti hanno anche scoperto che, nella stessa mattinata di ieri, avevano già rubato in altri supermercati della zona.
“Verso mezzogiorno una dipendente del supermercato Lidl – spiegano in una nota dalla Questura di Ragusa – ha segnalato la presenza di alcune persone che, dopo aver staccato le placche antitaccheggio da diverse confezioni di formaggio in vendita, si stavano allontanando velocemente senza passare dalle casse. Saliti su una BMW grigia cercavano di fuggire ma grazie alle indicazioni tempestive venivano immediatamente fermati dagli agenti arrivati sul posto in pochi secondi”.
Gli uomini, diretti dal commissario capo Filiberto Fracchiolla, hanno perquisito l’auto trovando decine di confezioni di parmigiano reggiano con alta stagionatura e grana padano dop,
un centinaio di confezioni di salumi pregiati e più di sei chili di filetto bovino. Non mancavano anche prodotti di bellezza come creme idratanti e trucchi e lamette da barba di note marche.
Tutta la merce, di cui i fermati non riuscivano a giustificarne il possesso, era all’interno di bustoni di plastica nera.
Dal controllo accurato, inoltre, i poliziotti hanno trovato una tronchesina e una borsa da donna con all’interno un sistema artigianale di schermatura, utilizzati per staccare le placche antitaccheggio e per eludere i sistemi di controllo alle uscitedei supermercati.
Pertanto, riconsegnata gran parte della refurtiva, i due romeni, su disposizione del pubblico ministero di turno Valentina Botti, sono stati accompagnati, rispettivamente, al carcere di Ragusa e presso la sezione femminile del carcere di Catania.