Critiche da parte del presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani, Aldo Virzì, nei confronti dell’amministrazione comunale di Trapani, dato che il Sindaco Damiano ha dichiarato che è impossibilitato per ragioni finanziarie, a trovare “un luogo dove porre un ceppo o ancora un monumento che ricordi i martiri della Resistenza”. Eppure c'è un atto di indirizzo, che venne approvato dal consiglio comunale due anni fa, ma da allora non c’è stato seguito da parte dell’esecutivo. Dichiara Virzì: “Assumere che il Comune capoluogo, che ha un bilancio comunque milionario, non trovi nei tanti capitoli poche centinaia di euro per onorare pagine della nostra storia appare solo come una scusante. Il significato di questa scelta è politico”. Aldo Virzì ha inoltre sottolineato che il Comune di Trapani non ha organizzato nulla di ufficiale per ricordare la festa della Liberazione, a differenza di quanto accaduto in provincia in altri comuni come Erice, Valderice, Salemi e Calatafimi. Ecco il testo della nota dell'Anpi:
Con riferimento alla nota prot. 37837 del 23 aprile c.a., non posso esimermi dal manifestare, a nome mio personale e dell´Associazione che rappresento, perplessità e stupore per le motivazioni addotte dalla S.V. per giustificare quello che, a nostro avviso, è ingiustificabile: non dare seguito ad una precisa volontà del Consiglio Comunale. È bene infatti ricordare che il C.C. in data 6 Maggio 2013 ha approvato un atto di indirizzo con il quale " IMPEGNA l´A.C. a predisporre entro trenta giorni
dall´approvazione di questo atto di indirizzo gli atti amministrativi necessari ad individuare un luogo dove porre un ceppo o ancora un monumento che ricordi i martiri della Resistenza".
Questo quanto deciso dal consiglio comunale che non ha avuto alcun seguito da parte dell´Amministrazione Comunale.
Se quello è il contesto giuridico,ancor più grave,a nostro avviso è il fatto politico: riconoscere il valore della Resistenza, di quella lotta di Liberazione dal nazifascismo che ha dato la liberta e la democrazia al nostro Paese -anche a Trapani - non può essere "volgarmente" monetizzata in termini finanziari. l Partigiani hanno speso la loro vita, volontariamente, per dare a tutti noi valori, ideali, diritti, quali appunto la democrazia, che siamo chiamati a ricordare e difendere, lasciandoci un patrimonio morale che non ha prezzo.
Assumere poi che il Comune capoluogo, che ha un bilancio comunque milionario, non trovi nei tanti capitoli poche, ripeto, poche centinaia di euro per onorare pagine della nostra storia appare solo come una scusante. Il significato di questa scelta, lo ribadiamo con forza, è politico; e appare, a nostro avviso, risibile appellarsi alla legge finanziaria, come risibile è l´invito che ci viene rivolto a "provvedere autonomamente alla realizzazione del manufatto celebrativo".
L´ANPI con le sue esigue finanze, frutto del tesseramento dei soci,ha già realizzata una lapide commemorativa per onorare il nostro concittadino Pietro Ermelinda Lungaro, vittima della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine. Quella lapide si
trova in territorio ericino, dove a Lungaro era già stata dedicata una strada,e ogni
25 aprile l´Anpi ed il Comune di Erice ricordano con una manifestazione congiunta l´eroe trapanese e tutti i partigiani.
Nell´intento del Consiglio Comunale e dell´ANPI, che è stata parte attiva nell´avanzare la proposta, si voleva (o meglio dire "si sarebbe voluto" !) dare lustro alla città capoluogo, perché non facesse mancare la sua testimonianza, come hanno fatto migliaia e migliaia di comuni in tutto il Paese, di riconoscenza ai martiri del nuovo Risorgimento. Nei giorni scorsi, in occasione del 25 Aprile e del 70° della Liberazione, hanno accolto l´invito dell´ANPI i comuni di Valderice, Marsala e Salemi; nei prossimi giorni anche Calatafimi ricorderà i suoi partigiani. È utile ricordare alla S.V. che il Parlamento in seduta solenne, alla presenza del Presidente MattareIla, ha accolto i partigiani e l´ANPI che li rappresenta. Spiace constatare che solo a Trapani il 25 Aprile passa ancora nel dimenticatoio, inteso, forse, solo come una giornata per la gita fuori porta . Non pensiamo possa essere un merito.
In conclusione, ci preme sottolineare quanto segue: l´Amministrazione dalla S.V. rappresentata ha fatto trascorrere 2 anni senza dare seguito a una precisa volontà espressa dal Consiglio Comunale, unico motivo per cui l´ANPI non ha autonomamente già provveduto alla realizzazione di "qualcosa" che è possibile fare in poco tempo e con una misera spesa; si sono attesi 52 giorni per dare una risposta alla istanza dell´ANPI, risposta giunta alla vigilia del 25 aprile; fosse arrivata in tempo, senza raccogliere il Suo invito, ma per nostra volontà avremmo già provveduto e la città di Trapani non sarebbe stata ancora una volta privata del "suo" 25 aprile.
L´ ANPI provvederà autonomamente, ma l´amministrazione della città capoluogo, spiace dirlo, rimarrà ultima anche in questa classifica.