Tania aveva 28 anni, doveva sposarsi a settembre con Francesco. E’ stata travolta e uccisa a Palermo, in via Libertà, da un pirata della strada, mentre andava a lavorare in un call center. Antonino Serra aveva 64 anni, domenica mattina alle 6.30 andava in bici, è stato investito e ucciso sul lungomare Mazzini, a Mazara del Vallo, da un ragazzino di 15 anni che si era messo, all’insaputa dai suoi, alla guida di una Fiat Punto.
Sono solo gli ultmi, drammatici, incidenti stradali di questi giorni in Sicilia. Morti per mano di pirati della strada, che fanno riaprire il dibattito sulle pene da infliggere ai responsabili, sul reato di omicidio colposo troppo debole e l’inserimento del reato di omicidio stradale. Inasprire le pene, anche davanti ai dati che arrivano sulle omissioni di soccorso. Nel 2014 sono state 1009, il 3,7% in più rispetto all’anno precedente, come scrive La Sicilia riportando i dati dell’Osservatorio dell’Asaps, associazione sostenitori Polstrada. In questo dato rientrano 119 vittime (+4,4%), di cui 46 pedoni, e 1224 feriti (+4,8%). Le indagini hanno permesso di individuare il 67,8% dei pirati della strada nel 2014, nel 24,2% dei casi sono stranieri, così come sono 111 gli stranieri vittime dei pirati, tra deceduti e feriti. Se nelle ultime settimane in Sicilia sono stati diversi i casi di incidenti provocati da pirati della strada, spesso alla guida sotto effetto di alcol e droghe, nel 2014 è stata soprattutto la Lombardia in cima alla triste classifica: 141 gli episodi, 14%. Segue l’Emilia Romagna (105, 10,4%), Veneto (94, 9,3%), e Lazio (92, 9,1%). Agli ultimi posti della classifica, ma primi, dunque, per sicurezza da pirati della strada, sono Molise (6 i casi lo scorso anno), Valle d’Aosta (2), e Basilicata (1).
“L’Osservatorio - evidenzia il quotidiano catanese - con l’11,5% di eventi mortali e l’88,5% con lesioni, prende peraltro in considerazione solo gli atti di pirateria più grave, quelli che “bucano” la cronaca o che i 700 referenti dell’Asaps sul territorio nazionale selezionano sulla scorta di precisi standard di riferimento”.
La maggior parte degli episodi di pirateria avviene di giorno (84,3%) con alla guida uomini tra i 18 e i 45 anni, e le donne che hanno provocato incidenti stradali e sono scappate sono state solo 62 nel 2014, 7 in meno rispetto all’anno prima. In 114 casi sono gli incidenti sono stati provocati da persone alla uguida sotto effetto di alcol o droghe, ma il dato è in difetto, visto che la maggior parte dei pirati della strada decide di scappare proprio perchè si sono messi alla guida in stato di ebbrezza.
Le pene per questo genere di reati sono da rivedere, da Palermo a Torino ci si sta mobilitando per chiedere l’inserimento del reato di omicidio stradale. “Le pene previste - dice il presidente Asaps, Gioradno Bisemi - sono inconsistenti, da tre mesi a tre anni”. La pena media per chi ha ucciso e poi è scappato è di 2 anni e 4 mesi. Pene più severe sono state chieste anche dall’Automobile Club di Palermo dopo il tragico episodio di via Libertà.